Riella accusato di rapinare due anziani: i carabinieri di Menaggio testimoniano al processo

Massimo Riella è accusato di aver rapinato due anziani coniugi. I carabinieri di Menaggio hanno raccolto indizi, accertamenti biologici e tecnici per incriminare l'ex fuggiasco. Riella è stato arrestato, poi è scappato e catturato in Montenegro. Processo al Tribunale di Como.

I carabinieri di Menaggio sono stati i primi testimoni ascoltati, ieri pomeriggio, nel processo in cui Massimo Riella è accusato di aver rapinato due anziani coniugi la sera del 9 ottobre 2021, dopo essere entrato nella loro abitazione. Davanti al Tribunale Collegiale di Como, hanno spiegato tutti i passaggi dell’indagine che ha portato a imputare l’ex fuggiasco di 49 anni di Gravedona, di essersi introdotto nell’abitazione delle vittime, un uomo di 91 anni, ora deceduto, e la moglie di 88, aggrediti per un bottino di 700 euro. Riella, da parte sua, ha sempre negato di negato di essere l’autore di quella rapina, nonostante una serie di forti indizi, e alcuni accertamenti biologici e tecnici, raccolti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Menaggio, a cui si sono aggiunte le conclusione a cui sono giunti i consulenti tecnici che hanno lavorato sui reperti biologici e sulle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Quell’indagine era stata l’inizio di mesi turbolenti per l’imputato: a dicembre 2021 era stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, salvo arrampicarsi sul tetto del Bassone a gennaio, per una presunta protesta. A marzo dello scorso anno, durante una visita alla tomba della madre al cimitero di Brenzio, era evaso, sfuggendo alla scorta di polizia penitenziaria, per poi essere catturato in Montenegro a luglio e rimandato in Italia. Paola Pioppi