
di Daniele De Salvo
Il forno inceneritore di Valmadrera prima o poi verrà spento. Quando non si sa, ma certamente arriverà il giorno in cui l’impianto di Silea per bruciare i rifiuti non servirà più. Lo ha assicurato Pietro D’Alema, direttore generale di Silea, la società intercomunale per la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia in provincia di Lecco, intervenuto l’altra sera nella riunione online delle commissioni Bilancio e partecipate e Ambiente per spiegare ai consiglieri di Palazzo Bovara il piano di sviluppo della Spa pubblica della spazzatura.
"Giungerà il momento in cui dovremo chiudere l’inceneritore e noi ci faremo trovare pronti perché intanto avremo sviluppato alternative sostenibili – ha annunciato -. L’inceneritore deve servire ai cittadini del territorio, non a Silea e quando non sarà più necessario verrà smantellato". Che sia un impianto pubblico gestito da chi ha l’obiettivo di garantire un servizio sostenibile e non di incassare profitti a tutti i costi è comunque una garanzia che vengano rispettate tutte le regole e che la provincia di Lecco non è trattata come una discarica con il rischio di diventare una terra dei fuochi lombarda.
Anzi, proprio grazie agli operatori della società pubblica in grado di occuparsi dell’intera filiera della monnezza, dalla pulizia delle strada alla raccolta dei rifiuti, dal trattamento della frazione organica a quello della frazione secca, dalla differenziazione della spazzatura al riciclo fino allo smaltimento finale di ciò che avanza e non può essere recuperato, ha garantito e garantisce che non ci siano problemi nella raccolta e nello smaltimento della spazzatura, come invece accade in altre realtà.
Per il futuro immediato si punta sulla tariffazione puntuale per incrementare la differenziazione e diminuire la produzione dei rifiuti, il miglioramento i processi di lavorazione e l’erogazione di nuovi servizi anche in altre aree, arrivando a 46 milioni di fatturato nel 2014 rispetto ai 39 del 2019 che pure non è stato un anno dei migliori perché è l’inceneritore è stato fermo per parecchio tempo per manutenzione senza poter smaltire in "casa" i rifiuti ma anche senza poter produrre energia elettrica da vendere.