
Sostituzione in maggioranza in Consiglio comunale verso la parte finale di legislatura tra le fila del Pd. Dall’aula esce...
Sostituzione in maggioranza in Consiglio comunale verso la parte finale di legislatura tra le fila del Pd. Dall’aula esce Antonio Pattarini, pensionato di 78 anni, ed entra Luigi Comi, 72 anni, anzi ritorna, perché era già stato consigliere durante la precedente consigliatura. Non è un turnover programmato, né un passaggio di consegne indolore per i democratici. Intanto perché Antonio Pattarini era stato capogruppo del Pd a Palazzo Bovara ed è un uomo storico e di peso tra i democratici, e poi perché le sue parole di saluto, sebbene garbate, non nascondono la delusione: "Ogni consigliere deve impegnarsi per il bene della comunità, ho cercato di farlo con spirito collaborativo, ma ci sono state situazioni che non sono andate in questa direzione; la mia è una scelta di coerenza". Già in passato aveva palesato insofferenza per alcune dinamiche interne alla compagine di governo. "Pur non condividendo le motivazioni, rispettiamo la sua decisione e la sua scelta di rimanere parte della comunità del Partito democratico", è il commento di Fausto Crimella segretario dei dem di Lecco, che assicura pieno sostegno al sindaco Mauro Gattinoni.
Dalle opposizioni parlano di una maggioranza che si sta dissolvendo, perché è la quarta defezione tra i dem, dopo Francesca Bonacina, che si è dimessa come lui, e Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri che invece sono entrati nel gruppo misto. "Non bastasse il giudizio pessimo della città verso questa amministrazione arriva anche la conferma che la stessa maggioranza si sta sbriciolando", è il giudizio, lapidario, ad esempio di Filippo Boscagli, dai banchi di Fratelli d’Italia. Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, che durante la precedente consigliatura faceva parte della maggioranza di centrosinistra, parla invece di "diaspora silenziosa". D.D.S.