DANIELE DE SALVO
Cronaca

Olginate, ubriaca travolge e uccide un ciclista: “È scesa dall’auto per togliere la bici, poi è scappata”. Chi è la donna arrestata

Si chiama Martina De Luise e abita a Barzanò: incastrata da un passante e dalle telecamere. La vittima è l’operaio Boukare Guebre, padre di tre figli

L'uomo soccorso sul ciglio della strada

L'uomo soccorso sul ciglio della strada

Olginate (Lecco), 18 ottobre 2023 – Era ubriaca e sapeva di esserlo. Sapeva anche di aver travolto un ciclista. Per questo è scappata, non perché non lo aveva visto o non si era accorta dell’incidente. I carabinieri di Olginate hanno arrestato la pirata della strada che due domeniche fa, all’alba delle 5, sulla ex Statale 36, ha investito Boukare Guerbe, l’operaio di 39 anni di Garlate, originario del Burkina Faso, che stava andando al lavoro in bicicletta a Valgreghentino per il primo turno del mattino, abbandonandolo agonizzante sul ciglio della strada.

Si chiama Martina De Luise, ha 35 anni e abita a Barzanò. Guidava una Vw Polo. Ora è ai domiciliari. Le accuse di cui deve rispondere sono omicidio stradale e fuga. Inizialmente era stata denunciata a piede libero, anche perché, una volta che i carabinieri si sono presentati alla porta di casa sua, dopo averla identificata e rintracciata a tempo di record, si era sentita male per lo shock, tanto da dover essere ricoverata in ospedale a Lecco.

Al termine degli accertamenti, da cui è emerso che appunto è fuggita apposta per evitare le conseguenze di quanto commesso, contro di lei è stata però firmata un’ordinanza di custodia cautelare, per impedire che magari sparisca, piuttosto che possa investa qualcun altro o depistare le indagini. A riferire che la 35enne non poteva non essersi accorta di aver falciato un ciclista è stato un testimone, un giovane straniero di passaggio, che l’ha vista in panne in mezzo alla carreggiata, con la bici di Boukare incastrata sotto la sua macchina.

“Ho cercato di aiutarla, le ho chiesto cosa fosse successo e se avesse bisogno, ma lei ha bofonchiato che forse aveva urtato qualcosa, ha spostato la bici, è risalita in auto ed è ripartita". Lui però ha intuito qualcosa: non si sbagliava, perché a qualche decina di metri di distanza ha trovato Boukare, esanime, sebbene ancora vivo. Ha telefonato agli operatori del 112, lo ha subito soccorso come poteva e ha aspettato che arrivassero i sanitari di Areu e i carabinieri. Boukare purtroppo è poi morto poco dopo il suo trasferimento in ospedale, ma almeno non è morto da solo in strada, come un cane e senza che nessuno almeno provasse a salvarlo.