
CIMBERGO (Brescia)
di Federica Pacella
Per decenni hanno rappresentato il motore dell’economia di intere zone: solo a Bienno, in Val Camonica, si contavano un centinaio di ruote che giravano per alimentare le fucine dove si forgiava l’acciaio. Ora molti mulini continuano a restare attivi grazie all’impegno di proprietari ed appassionati, ma hanno perso la loro centralità nel paesaggio, nell’economia e nella società. Il loro fascino, tuttavia, è rimasto immutato: proprio da qui, l’Associazione italiana amici dei mulini storici Lombardia (Aiams) vuole ripartire per valorizzare gli opifici con mulino, trasformandoli in spazi di socializzazione che fungano da collante tra vecchie e nuove generazioni. È nata così Mulini Macina Cultura, prima rassegna di eventi culturali dedicata ai mulini in Lombardia ed in Italia, partita ieri sera da Cimbergo, nel mulino Tobia, gestito dalla famiglia Recaldini. "Sono luoghi pieni di storia, ma non vogliamo trasformarli in musei statici", spiega Carlo Pedretti, referente Aiams Lombardia, da tempo impegnato, per lavoro e per passione, a far rivivere i mulini. Ogni evento è una vera e propria esperienza negli opifici. Le serate prevedono un percorso che coinvolge tutti i sensi, dall’udito alla vista all’olfatto al gusto, oltre che l’esibizione di artisti di grande rilievo. A Cimbergo, lo spettacolo “Pianissimo“ è stato curato dall’attrice Giuseppina Turra con accompagnamento musicale di Emanuele Quaranta al trombone. I prossimi eventi saranno al mulino Salvagni di Malonno il 18 settembre, al Tognali di Esine il 16 ottobre ed al Tempini di Bienno il 29 e 30 ottobre (il calendario è su www.aiams.eu e www.vallecamonicacultura.it). Per prenotare basta scrivere ad aiamslombardia@gmail.com o mandare un smsWhatsApp al 3421444491 o 3420932373.