DANIELE DE SALVO
Cronaca

Coppia alla deriva nel lago, il racconto del salvataggio: “Erano in acqua, aggrappati a un tronco”

A intervenire in soccorso dei due turisti tedeschi naufraghi nel Lario è stato un istruttore di surf di Colico

Colico –  “Ragazzi eccoci, vi stavano cercando, non vi preoccupate ora vi recuperiamo”. I “ragazzi“ sono due turisti tedeschi, moglie e marito, di 54 anni lei, ortopedico di 59 lui, rimasti per un’ora alla deriva a mollo nell’acqua del lago di Como, attaccati ad un tronco d’albero e sorretti solo dai loro giubbotti di salvataggio che fortunatamente indossavano. Li ha ripescati domenica pomeriggio Giordano Dominioni, istruttore di surf e kitesurf di 59 anni, titolare, insieme alla moglie Sara, della Jordan’Surf Kitezoo School di Colico. Con lui hanno partecipato all’operazione di salvataggio la moglie e altri istruttori e soci del loro centro. “Il vento soffiava forte da nord – racconta Giordano -. Stavo scrutando il lago proprio per osservare il vento, quando ho notato al largo una piccola barca a vale che stava scuffiando, che poi però si è raddrizzata, sebbene in maniera anomala. Sembrava non la governasse nessuno”.

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Giordano Dominoni, titolare di una scuola di surf a Colico: è stato lui a salvare i due naufraghi

Giordano si è fidato della sua esperienza e con il suo gommone ha subito raggiunto l’imbarcazione con un collaboratore: “Siamo saliti a bordo ed effettivamente non c’era nessuno, un brutto segnale”.

Ha lanciato l’allerta generale. Da terra un altro surfista ha successivamente notato due puntini gialli, vicino ad un tronco all’altezza della foce dell’Adda. Giordano ha fatto rotta lì: erano i due naufraghi, sotto shock, allo stremo delle forze per aver cercato di raggiungere a nuoto la riva completamente vestiti e con gli indumenti fradici, e in ipotermia se non in principio di assideramento. “Li abbiamo trascinati di peso sul nostro gommone e li abbiamo riportati a terra”, prosegue Giordano. Quando sono stati sbarcati, li stavano già aspettando con coperte termiche Sara e altri, tra cui un paio di medici che frequentano la Jordan’Surf. I due dopo sono stati affidati ai soccorritori di Areu, che li hanno trasferiti in ambulanza in ospedale a Gravedona. “La prima a cadere in acqua è stata la moglie, il marito si è buttato per aiutarla e nessuno dei due è riuscito a risalire a bordo – spiega Giordano -. Non bisogna mai abbandonare la barca. Fortunatamente è andata bene ed è ciò che conta. Se fosse passato altro tempo tuttavia non so come sarebbe finita”. Si sente un eroe? “Non scherziamo – risponde secco Giordano -. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare”.