Merate, i giochi di guerra finiscono in tribunale: sui carri armati deciderà il Tar

Il sindaco blocca i blindati usati nel prato dietro le case, l’associazione di wargame non ci sta e presenta un ricorso: tregua armata sino all’udienza fissata a dicembre

Uno dei cari armari schierati a Merate

Uno dei cari armari schierati a Merate

Merate (Lecco) – Tregua armata almeno sino a fine anno a Merate. A imporre il cessate il fuoco tra il sindaco e gli appassionati di giochi di guerra, ma ai comandi di carri armati veri, sono i giudici del Tar della Lombardia.

Il sindaco, Massimo Panzeri, con un’ordinanza ha infatti imposto ai soci di Apokas Paintball, associazione sportiva dilettantesca di paintball e softair, di spegnere i motori di cingolati, mezzi anfibi e lanciamissili, ovviamente depotenziati e demilitarizzati, che affittano a quanti vogliono sperimentare l’emozione di diventare carristi per qualche ora. Gli autoblindo fino ad un paio di mesi va venivano utilizzati in un terreno agricolo, trasformato impropriamente in campo di battaglia, dirimpetto a un quartiere di villette. Gli inquilini, quando lì hanno comprato casa, mai si sarebbero immaginati di dover combattere contro i gas di scarico e il frastuono generati dai potenti propulsori dei carri armati, né la polvere sollevata dai mezzi cingolati.

In loro difesa si sono però schierati gli ispettori di Arpa che, dopo una serie di sopralluoghi, accertamenti, misurazioni, verbali e pareri, hanno certificato che "il rumore dei carri armati supera la soglia consentita di 5 decibel" e che i tank hanno "determinato una modificazione del suolo". I wargames non sono inoltre nemmeno compatibili con gli strumenti urbanistici vigenti in quella zona. Il primo cittadino ha così dovuto imporre la deposizione delle armi, o meglio il rimessaggio dei panzer.

La pace forzata tuttavia non piace a Davide Corbetta, il legale rappresentante dell’asd Apokas Paintball, che ha sede a Milano: dopo aver perso la battaglia in Comune, spera nella rivincita in un’aula di giustizia, un blitzkrieg a colpi di carte bollate. Nelle scorse settimane ha infatti presentato un ricorso ai magistrati del Tribunale amministrativo regionale di Milano per chiedere "l’annullamento dell’ordinanza di sospensione dell’attività di movimentazione mezzi storici demilitarizzati". Il presidente della Sezione Terza Marco Bignami, con il consigliere Fabrizio Fornataro e l’estensore Mauro Gatti, per ora ha tuttavia stabilito che "le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente mediante la fissazione dell’udienza di merito". Tradotto: gli appassionati dei giochi di guerra hanno certamente qualche cartuccia da sparare, ma al momento devono accontentarsi dei proiettili di vernice e rinunciare all’artiglieria pesante, almeno fino a quando il ricorso non verrà discusso il prossimo 12 dicembre, data in cui è stata fissata la prossima udienza.

Nel frattempo tuttavia la propaganda continua sul web: sui profili social dei carristi di Apokas Paintball continuano a essere proposti buoni regalo per provare l’ebbrezza di guidare ogni tipo di autoblindo, nonostante non possano esser messi in moto.