Polemica sui giochi di guerra : "Carri armati troppo rumorosi e il terreno è stato modificato"

Merate, i residenti trovano alleati nei tecnici Arpa contro il campo di battaglia di Brugarolo. L’opposizione in Comune alza la voce: "Superano la soglia consentita di cinque decibel".

Polemica sui giochi di guerra : "Carri armati troppo rumorosi e il terreno è stato modificato"

Polemica sui giochi di guerra : "Carri armati troppo rumorosi e il terreno è stato modificato"

Wargame, ma con carri armati veri, troppo rumorosi e lo stesso distruttivi, sebbene demilitarizzati. Lo certificano i tecnici di Arpa Lombardia, Agenzia regionale a protezione ambientale, chiamati in aiuto, come i militari di una forza di interposizione, dai residenti della zona.

Il campo di battaglia, che si trova a Brugarolo, frazione di Merate, è infatti vicino a un quartiere di villette, i cui inquilini, quando lì hanno comprato casa, mai si sarebbero immaginati di trovarsi nel bel mezzo di un conflitto, finto per quanto riguarda i combattimenti, vero per quanto concerne l’applicazione di leggi e regolamenti. Nonostante l’ordine di spegnere i motori degli autoblindo d’assalto e da sbarco, dal Comune sembra che al momento abbiano alzato bandiera bianca e non abbiano in alcun modo adottato provvedimenti per imporre il cessate il fuoco, decretato già lo scorso settembre senza alcuna conseguenza. Lo denunciano dai banchi di opposizione i consiglieri comunali del gruppo “Cambia Merate“. Rilievi fonometrici alla mano, spiegano che "il rumore dei carri armati supera la soglia consentita di 5 decibel" e che i tank hanno "determinato una modificazione del suolo". Dai primi accertamenti è emerso inoltre che l’attività, gestita dai soci di Apokas, un’associazione di paintball e softair senza scopo di lucro che tuttavia con i giochi di guerra simulata ci guadagnano eccome, non sarebbe compatibile con gli strumenti urbanistici vigenti. Anzi, quanto avviene lì, sempre secondo gli ispettori di Arpa, non sarebbe neppure classificato in maniera corretta. Al momento appunto sul versante di verifiche, accertamenti e sanzioni tutta tace, mentre non tace il rombo dei motori dei carri armati. Sui profili social dei carristi che si professano pacifisti continuano a essere proposti buoni regalo per provare l’ebbrezza di guidare carri, cacciacarri, cingolati, anfibi e lanciamissili da 189 euro a salire. Da qui la decisione degli esponenti della compagine di minoranza di trattare un possibile armistizio o meglio ancora una resa incondizionata a favore degli abitanti del posto. Daniele De Salvo