Luca Marasco attirato fuori casa, l’aggressione e lo sparo: inquietante avvertimento all’ex campione di pugilato

Calolziocorte, qualcuno citofona all’abitazione del boxeur: "Luca scendi, ho bisogno di parlarti". Poi la colluttazione in strada e la ferita alla testa con il calcio della pistola. Fermato l’aggressore

Luca Marasco

Luca Marasco

«Luca scendi per favore, ti aspetto fuori, devo parlarti". Invece non voleva parlargli. Lo ha infatti atteso al varco con una pistola in pugno. Luca si è difeso, ha tentato di disarmarlo, ma è stato colpito in testa con il calcio della pistola, da cui è anche partito un colpo, e messo al tappeto ko. Vittima di quello che sembra un vero e proprio agguato è Luca Marasco, 40 anni, ex campione italiano di pesi leggeri. Ieri in tarda mattina era a casa sua, in un appartamento di una vecchia corte in corso Europa, frazione di Sala. Con lui abita pure la mamma. Una persona che conosceva ha suonato al citofono: "Luca scendi, ho bisogno di parlarti".

Il boxeur, che nel 2009 ha conquistato il titolo tricolore che poi ha difeso e conservato per altre due volte fino al 2010, ha obbedito, perché probabilmente non sospettava di nulla. I carabinieri della caserma di Calolzio e del comando provinciale di Lecco stanno ricostruendo quanto successo di preciso, ma sembra che i due abbiano litigato, il campione dei pesi leggeri è stato colpito con una botta in testa sferrata con il calcio della pistola che impugnava chi lo ha aggredito. Arma che ha esploso un proiettile, che fortunatamente non ha ferito nessuno. Chi lo ha assalito è poi scappato, salvo essere identificato e successivamente fermato: si tratterebbe di un ex calolziese con precedenti.

Luca invece è stato accompagnato in ospedale, al Pronto soccorso del Manzoni di Lecco. La diagnosi è di trauma cranico e ferita lacero contusa al capo, mentre la prognosi è di 5 giorni: dopo un breve periodo di ricovero in osservazione è stato dimesso. Non è la prima volta che il pugile, che ora non combatte più sul ring ma allena, viene coinvolto in episodi di violenza. Nell’estate del 2022 a Malgrate era stato accoltellato alle braccia da un tunisino all’epoca venticinquenne, poi arrestato.