DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, sul San Martino con le scarpe da tennis: 35enne salvata dai vigili del fuoco. “Grazie, poteva finire male”

La lettera della turista di Milano ai suoi tre soccorritori della squadra Saf. ''Siete stati competenti ma anche molto umani e simpatici. Sono stata imprudente ma mi avete trattata con gentilezza”

I vigili del fuoco della squdra Saf di Lecco mentre soccorrono la ragazza

I vigili del fuoco della squdra Saf di Lecco mentre soccorrono la ragazza

Lecco, 27 agosto 2023 – Sul Monte San Martino con le scarpe da tennis ai piedi per ammirare il tramonto sul lago. La gita in solitaria, senza equipaggiamento adatto né allenamento, preparazione e conoscenza del posto, stava per costare caro a una escursionista milanese di Milano di 35 anni. L'hanno recuperata tre vigili del fuoco della squadra Saf del comando provinciale di Lecco, specialisti negli interventi speleo alpino fluviali, che le hanno salvato la vita, perché difficilmente sarebbe riuscita a tornare a valle sana e salva da sola. È successo a inizio settimana, lunedì.

La lettera

La 35enne ha scritto una lettera aperta per ringraziare i suoi angeli custodi che l'hanno riportata a casa tutta intera, scortandola passo passo, con un intervento letteralmente al buio durato oltre tre ore. “Cari ragazzi, quello del 21 agosto 2023 per voi sarà stato uno dei tanti interventi che fate giornalmente, ma per una ragazza come me è stata un'esperienza forte, un misto tra tantissima paura, adrenalina e alla fine sollievo e felicità – si legge nella lettera di ringraziamento -. Perciò, anche se probabilmente sarete abituati a ricevere tanti ringraziamenti e complimenti, mi sento di scrivervi due righe”.

Grazie

“Vi voglio dire grazie! Grazie di avermi salvata – prosegue la missiva -. E dico salvata poteva finire male se non foste arrivati voi. Voi che dopo 13 ore di lavoro salite di corsa su quella montagna per aiutarmi. Voi che da subito mi fate sentire al sicuro. Voi che sapete guidarmi letteralmente passo per passo su quel sentiero così difficile anche quando ormai diventa buio e le gambe tremano per la stanchezza. Voi che con una pazienza infinita rispettate i miei tempi e ogni 5 metri vi fermate per farmi riprendere il fiato non curandovi assolutamente dell'ora tarda e degli straordinari che vi faccio fare. Voi che nonostante quasi quasi me lo meriterei un discorso sull'imprudenza nel girare da sola da quelle parti, non mi trattate con altro che assoluta gentilezza. Voi che con un riflesso incredibile mi tirate su ogni volta che scivolo per non farmi cadere”.

Professionali e umani

L'escursionista milanese sottolinea pure l'umanità e la simpatia dei suoi soccorritori, unite naturalmente alle competenze tecniche e alla professionalità. “Siete stati professionali, estremamente competenti ma anche molto umani e simpatici – conclude la 35enne -. Credo che le vostre mogli e compagne così come i vostri colleghi e superiori debbano essere molto orgogliosi di voi. Lo so, me l'avete ripetuto tante volte, è il vostro lavoro. Ma cavolo se lo fatte bene! Perciò ancora una volta grazie di cuore. Sarà per il prossimo tramonto, in un altro posto magari... e decisamente senza le Adidas”.