DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, ospedale Manzoni in “overbooking”: pochi letti disponibili, pazienti rispediti a casa

È successo sia nel reparto di Chirurgia, sia di Ginecologia: I medici che non sapevano più dove metterli, hanno chiesto ai pazienti in esubero di scegliere tra di loro chi avrebbe dovuto andarsene

il senatore di Sinistra Italiana Tino Magni

il senatore di Sinistra Italiana Tino Magni

LECCO - Ospedale di Lecco in overbooking. L’altro giorno alcuni pazienti in attesa di essere operati per interventi programmati sono stati rispediti a casa perché non c’era più un posto letto disponibile. È successo sia nel reparto di Chirurgia, sia di Ginecologia. I medici che non sapevano più dove metterli, hanno chiesto ai pazienti in esubero di scegliere tra di loro chi avrebbe dovuto andarsene. Le persone che avrebbero dovuto finire sotto i ferri ma che sono state rispedite a casa sono state ufficialmente almeno tre.

A chi è rimasto non è andata tanto meglio, perché costretto ad attendere il proprio turno in piedi oppure su barelle di fortuna parcheggiate nei corridoi, come in un ospedale da campo. È successo sia nel reparto di Chirurgia dell’Alessandro Manzoni, sia di Ginecologia. Lo denuncia il senatore di Sinistra Italiana Tino Magni. Dalla direzione sanitaria hanno comunicato che è dipeso dall’arrivo di casi urgenti e prioritari dal Pronto soccorso, sebbene sembra che siano mancati pure per una gestione delle agende e conteggi giusti dei ricoveri e delle dimissioni. Per evitare che si ripeta, sempre il numero uno della sanità pubblica locale ha annunciato l’attivazione di nuovi posti letto.

Mancano tuttavia infermieri sufficienti, a causa dell’emorragia di operatori sanitari sempre più copiosa: al protocollo risultano già depositate decine di lettere di preavviso di dimissioni. Per ovviare alla carenza cronica di personale al presidio sanitario del capoluogo, è stata quindi sondata la possibilità di trasferimenti coatti dall’ospedale di Merate, dove non se la passano certo meglio, anzi. Dopo i sindaci di Meratese e Casatese, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia e dem, 5Stelle, si uniscono al coro delle proteste per una sanità locale allo sbando anche da Italia Viva.

I rappresentanti dell’Usb eletti nella Rsu insistono inoltre per il commissariamento di Asst Lecco. "Stiamo valutando la proposta di richiede il commissariamento", conferma il funzionario regionale dell’Unione sindacale di base Franceso Scorzelli, a cui tra l’altro spettano 15mila euro di risarcimento perché sospeso dal servizio ingiustamente.