DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, cantieri per il teleriscaldamento: al via gli scavi. Dureranno tre anni

Le tubazioni verranno collegate con le "caldaie" di Valmadrera e del laminatoio del Caleotto in città

Lecco, cantieri per il teleriscaldamento: al via gli scavi. Dureranno tre anni

Lecco - Tre anni di scavi. Si comincia anche a Lecco. Iniziano a breve, entro fine mese, i lavori per realizzare la rete di teleriscaldamento, un dedalo di 16 chilometri di tubature per scaldare edifici pubblici e palazzi privati di Lecco, Valmadrera e Malgrate collegandoli alle due grosse "caldaie" del forno inceneritore di rifiuti di Valmadrera da una parte del lago e del laminatoio del Caleotto di Lecco dall’altra. Saranno tre lunghi e difficili anni, specialmente per gli automobilisti. Per scavare i tecnici di Acinque Energy Greenway, la società partecipata appositamente costituita per realizzare l’intervento, dovranno infatti chiudere almeno a tratti le strade del capoluogo, dove già sono alle prese con una rivoluzione viabilistica che non convince e un traffico di passaggio in continuo aumento e dove presto dovranno pure fare i conti con la costruzione del futuro nuovo Quarto ponte della superstrada Milano – Lecco.

Gli scavi per il teleriscaldamento tra l’altro incroceranno condotti e cavi dei sottoservizi, il torrente Caldone e pure il tunnel dell’Attraversamento di Lecco della Statale 36. "La prima parte della rete verrà sviluppata già nel 2022 e coinvolgerà la parte più periferica della città", ha spiegato in aula l’ingegner Marco Cottino ai consiglieri comunali della Commissione consiliare Cura della città, lavori pubblici e infrastrutture, manutenzione e patrimonio.

Si parte dai rioni di Belledo e Germanedo per poi man mano procedere fino al Ponte Nuovo per "chiudere" il cerchio della rete. Sul versante di Valmadrera i lavori sono cominciati già il mese scorso. Inizialmente l’impianto di teleriscaldamento verrà alimentato "riciclando" il calore prodotto dai rifiuti bruciati a Valmadrera nel termovalorizzatore di Silea - la municipalizzata per la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia in provincia di Lecco – e con i cascami termini sprigionati nelle trafilerie del Caleotto a Lecco. Dal 2032 in poi, quando l’inceneritore di Valmadrera verrà spento, si utilizzeranno solo combustibili non fossili. Si tratta di un progetto da 49 milioni di euro realizzato da Acinque Energy Greenway, la partecipata al 70% da Varese Risorse, ora Acinque Tecnologie e al 30% Silea.