
Energia pulita per riscaldare edifici pubblici, condominii e palazzi di Lecco, Valmadrera e Malgrate. Però dopo il 2032. Prima si bruceranno i rifiuti per produrre il calore necessario. È il progetto di teleriscaldamento da 37 milioni varato dai vertici di Silea, la municipalizzata provinciale della spazzatura che ha affidato il compito di realizzarlo ai tecnici di Varese Risorse. La rete si svilupperà attraverso 24 chilometri di condutture sotterranee: 7 a Valmadrera, 4 a Malgrate e 13 a Lecco. Per posizionarle, città e paesi verranno verosimilmente sventrati e le tubature passeranno anche sotto l’alveo dell’Adda. Ci saranno due poli per la produzione del calore, il primo nell’area industriale del Caleotto a Lecco, dove si prevede anche di impiantare un parco solare da 2.500 metri quadri; l’altro a Valmadrera, attraverso l’incenerimento dell’immondizia.
Dal 2031 il forno inceneritore verrà comunque definitivamente spento e la rete di teleriscaldamento sarà alimentata esclusivamente a biometano, prodotto in parte nel futuro nuovo impianto di compostaggio di Annone Brianza, e con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. "Si potrà dunque avere un teleriscaldamento totalmente scollegato dalla combustione di rifiuti e da fonti fossili – spiega Domenico Salvadore, presidente di Silea – E sulla base del piano di decarbonizzazione, saremo in grado di raggiungere la carbon neutrality".
"È un progetto che si presenta come assolutamente innovativo sotto il profilo delle tecnologie utilizzate e all’avanguardia sotto l’aspetto ambientale – aggiunge Giovanni Chighine, Ceo di Varese Risorse – Ci siamo impegnati affinché l’impianto, a regime, possa conseguire l’obiettivo della carbon neutrality. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando sul fronte del recupero termico sia del termovalorizzatore fino al 2032 sia del polo del Caleotto. Le fonti che alimenteranno il teleriscaldamento a partire dal 2032 saranno unicamente green, quali il biometano e l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili certificate, con l’apporto anche di energia solare".
"È un progetto che guarda ad un futuro sempre più sostenibile del nostro territorio", ribadisce Marco Canzi, presidente di Acsm Agam, la holding multiutility di servizi pubblici di cui Silea fa parte. I lavori cominceranno nel primo semestre 2022 e dureranno circa cinque anni.
Daniele De Salvo