DANIELE DE SALVO
Cronaca

Valletta Brianza, piromane incendia una palma: ''Non è autoctona''. Denunciato un insospettabile di 56 anni

Lo hanno identificato gli agenti della Polizia locale. L’uomo ha spiegato di aver bruciato la pianta perché non è tipica del paese né del paesaggio lombardo, in realtà sbagliandosi

Valletta Brianza, piromane incendia una palma: ''Non è autoctona''. Denunciato un insospettabile di 56 anni

La Valletta Brianza (Lecco), 27 marzo 2025 – Ha bruciato una palma fuori da un bar. Il piromane è un insospettabile brianzolo di 56 anni. Il motivo del falò? “Le palme non sono piante autoctone del nostro paese”, ha spiegato agli agenti della Polizia locale che nei giorni scorsi, al termine delle indagini, lo hanno denunciato.

L'incendio

Il 56enne una domenica pomeriggio di metà febbraio ha bruciato una palma alla Valletta Brianza. L'albero cresce a ridosso della Sp 53, fuori da un bar e ridosso di un parcheggio pubblico di Perego, frazione del paese. “Le successive indagini, supportate dai filmati registrati dalla nuova videosorveglianza comunale, hanno permesso di identificare il responsabile che, nei giorni successivi, è stato deferito all’autorità giudiziaria”, spiega Luca Curci, il comandante della Polizia locale de La Valletta Brianza.

Il piromane mentre guarda la palma bruciare
Il piromane mentre guarda la palma bruciare

Il filmato

I filmati mostrano il piromane protendersi con un accendino acceso in mano e poi bruciare le fronde della palma, che nel giro di pochi minuti “esplode” in una palla di fuoco. Il 56enne prima di scappare finisce di fumare una sigaretta e si accerta che il rogo abbia attecchito. L'incendio si è poi propagato ad un altro albero, fortunatamente non alle auto parcheggiate vicino. “Ha sostenuto che le palme non sono piante autoctone de La Valletta”, rivela incredulo il sindaco Marco Panzeri.

Palme e banani in piazza Duomo a Milano
Palme e banani in piazza Duomo a Milano

Presenze diffuse

Le palme in Lombardia? Non saranno forse considerate tipiche del paesaggio di una regione che è divisa in tre aree climatiche e di latitudine diverse – quella alpina, la prealpina e quella tipica della pianura padana – eppure le palme nella nostra regione sono diffuse. Basti pensare ai laghi, dal Lario al Garda, o Luino sul lago Maggiore, dove abbelliscono le passeggiate lungo il lago o i giardini lussureggianti delle ville d’epoca. Ma le palme – non senza polemiche –assieme ai banani hanno caratterizzato piazza Duomo fino a un anno fa.

Le specie padane

Come ricordano gli esperti, Le palme che si adattano bene al clima del Nord Italia, dove la temperatura minima può scendere anche al di sotto dei -10 °C nei mesi più rigidi dell’inverno, non sono poche. Ci sono la Brahea, la Butia, la Chamaerops cerifera e la C. humilis, la Cordyline indivisa, la Jubaea chilensis, la Nannorrhops ritchiana, la Phoenix canariensis, le diverse Sabal, la Trachycarpus fortunei, la Thritrinax campestris e la Washingtonia filifera.