
La cerimonia a Lecco Massimo Ghibaudo, comandante provinciale ha ricordato «l’azione a tutto campo contro la criminalità economica e organizzata a tutela dei cittadini e delle imprese oneste»
Niente dichiarazione dei redditi, né partita Iva. Neppure uno scontrino o una fattura. Nemmeno un centesimo di contributi o di tasse. Veri e propri fantasmi fiscali. Li hanno scoperti i militari della Guardia di finanza lecchese: 30 evasori totali, tra commercianti, imprenditori, professionisti, autonomi. Quasi 6 milioni e mezzo di euro la base imponibile che hanno evaso, più un altro milione di euro di maggiore imposta. Ma anche 14 furbetti del reddito di cittadinanza che hanno incassato tra tutti 200mila euro non dovuti, 1 milione di euro di contributi pubblici indebitamente percepiti, 1 milione 700mila euro di danno erariale accertato con 37 funzionari pubblici indagati e 7 segnalati ai magistrati della Corte dei conti. E poi 4 benzinai che hanno ritoccato al rialzo il prezzo dei carburanti, 14 lavoratori in nero, la confisca di 3 Ferrari, una Porsche, una Maserati, due Range Rover a un bancarottiere. "Un’azione a tutto campo contro la criminalità economica e organizzata, a tutela dei cittadini e delle imprese oneste", spiega il colonnello Massimo Ghibaudo, comandante provinciale della Finanza lecchese, in occasione del 251esimo anniversario di fondazione della Guarda di finanza, durante cui ha tracciato il bilancio dell’ultimo anno di lavoro. "Abbiamo proseguito l’azione di tutela del made in Italy e del contrasto della contraffazione, con il sequestro di 1.357 capi di abbigliamento sportivo e di 1.070 pezzi privi di conformità CE", prosegue l’ufficiale in comando. Oltre 25 i chili di droga sequestrati, 577 gli accertamenti antimafia, 171 le analisi di flussi finanziari sospetti, 19 denunciati per riciclaggio e autoriciclaggio di 32 milioni di euro, più di 3.600 interventi ispettivi, oltre 610 indagini portare a termine, milioni e milioni di euro recuperati.. Un lavoro meticoloso,dai grandi risultati. Come quelli ottenuti dal maggiore Onofrio Calabrese con una inchiesta nazionale su un maxi truffa da 753 milioni di euro per ecobonus e bonus facciate; dal maresciallo Andrea De Biasio, che ha ricevuto un encomio per una frode da oltre 3milioni di euro nell’ambito di società di trasporto merci; dal maresciallo Rottino Rottino che ha scoperchiato una rete milionaria di capolarato, premiati con un encomio. Encomio pure per l’appuntato Nicola Ripamonti, campione italiano di canoa: un risultato sportivo che contribuisce a rendere grande la Guardia di finanza.