DANIELE DE SALVO
Cronaca

A Imbersago il sindaco fa il Caronte dell’Adda: “Mancano traghettatori, ci penso io”

Da un anno ogni domenica si mette al timone del mezzo “leonardesco“ gratuitamente. “All’estero impazzirebbero, qui invece ci sono solo io”

Il sindaco di Imbersago Fabio Vergani con Giorgio Monti, presidente del Parco

Il sindaco di Imbersago Fabio Vergani con Giorgio Monti, presidente del Parco

Imbersago (Lecco) – La sbarra di imbarco che si chiude, uno strattone alle corde attaccate alla fune tesa tra una sponda e l’altra, poi di corsa al timone per manovrare e contrastare la forza della corrente in modo che trascini il traghetto verso l’altra riva, da Imbersago a Villa d’Adda e viceversa. È il lavoro da Caronte dell’Adda che sta svolgendo gratuitamente ogni domenica di bel tempo, ma spesso anche il sabato e durante i festivi, Fabio Vergani, il sindaco di Imbersago, che, pur di rivedere navigare il traghetto fermo in rada da anni, ha preso la patente nautica. “Accompagno migliaia di turisti – racconta -. Tra loro tantissimi stranieri, che arrivano dal Nord Europa in bici apposta”.

Si narra che il traghetto, che all’ultima edizione dei Luoghi del cuore del Fai è stato il bene più votato in Lombardia, il settimo in Italia, lo abbia invento Leonardo da Vinci: in realtà traghetti del genere esistevano già prima, ma il Genio ne avrebbe migliorato il progetto. Di certo quello di Imbersago è l’ultimo rimasto. Oltre al sindaco, non si trovano purtroppo altri traghettatori.

“Prendere la patente nautica non è semplice, richiede studio e tempo, è la stessa per i battelli del servizio di trasporto passeggeri – spiega Fabio Vergani -. Chi ce l’ha, la sfrutta quindi per guidare taxiboat sul lago, che rendono molto di più”. Così ogni domenica, spesso anche di sabato e i festivi, eccolo lì in plancia, a pilotare il gioiellino di storia, con buona pace della moglie che, costretta a prenotare le vacanze solo da lunedì a sabato perché la domenica il marito deve mettersi al timone. “Un bene che andrebbe valorizzato a livello regionale, perché da queste parti Leonardo c’è passato per davvero – sostiene il primo cittadino -. Non c’è solo il traghetto, ma anche il Naviglio di Paderno che è una sua opera e la forra dell’Adda che ha ritratto in alcuni suoi dipinti. All’estero impazzirebbero, da noi invece mi devo mettere io a far funzionare il traghetto”. Lo ha detto anche a Giancluca Comazzi, assessore lombardo a Territorio e Sistemi verdi, che ieri, durante una visita conoscitiva nelle zone del Parco Adda, è stato tra i suoi passeggeri insieme ad altri colleghi sindaci.