"Il progetto pista ciclopedonale? È un attentato al paesaggio"

A porre il veto intorno all’antico castello sono sia gli attivisti di Legambiente che esperti

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Questa pista ciclopedonale non s’ha da fare, né domani né mai. È la ciclopedonale attorno al Castello di Lierna, voluta dal sindaco Silvano Stefanoni ma deliberata anche dai consiglieri comunali. A porre il veto sono sia gli attivisti di Legambiente per bocca dell’ex assessore provinciale a Trasporti e territorio ed ex presidente Pierfranco Mastalli, sia gli esperti e i curatori dell’Istituto italiano dei Castelli per mano di una lettera scritta dalla presidente della sezione lombarda Giusi Villari.

Il Castello di Lierna è unico nel suo genere, per ubicazione e storia: nel XVI secolo Gian Giacomo Medici ne fece sua base militare, dove riceveva il fratello papa Pio IV e il nipote Carlo Borromeo. Per questo già nel 2000 dalla Soprintendenza avevano detto no a un primo progetto che assedierebbe il Castello. Eppure adesso dall’Amministrazione tornano alla carica con un progetto da 840mila euro per un percorso di 90 metri di lunghezza e tre di larghezza senza prestare attenzione alle antiche mura, oltre che al paesaggio circostante. "La proposta votata a maggioranza in aula è improponibile per le difficoltà che sarebbero create per chi non usa la bicicletta e determinerebbe una mutazione sia della morfologia della costa a lago che del significato antico del Castello – denunciano i due -. La insostenibile e inutile idea di girare attorno al Castello di Lierna con una ciclopedonale risulterebbe un attentato al paesaggio". D.D.S.