DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il lupo è tornato Vive nel parco della Valcurone

A confermare i sospetti sulla presenza dell’animale il ritrovamento di pecore sbranate a Missaglia

di Daniele De Salvo

Al lupo, al lupo nel cuore della Brianza! A lanciare l’allerta è Marco Molgora, presidente del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone dove è tornato il lupo. È da quest’estate che si sospetta che il predatore sia ricomparso per la prima volta in provincia di Lecco dopo un lunghissimo periodo di assenza, ma solo nei giorni scorsi è arrivata la conferma ufficiale.

La certezza definitiva è purtroppo giunta nel peggiore dei modi: il lupo infatti nelle ultime settimane ha sbranato diverse pecore al pascolo nella zona della Valle Santa Croce a Missaglia. Grazie alle abbondanti tracce di saliva lasciate sulla carcassa di una delle vittime è stato possibile estrapolarne il Dna con cui si è identificata la specie di appartenenza. Nei giorni scorsi poi, dopo l’ennesimo attacco a un gregge di ovini, sono state rivelate anche le sue impronte nella neve fresca. Si tratta probabilmente sempre dello stesso giovane esemplare, un lupo solitario in avanscoperta allontanatosi dal proprio branco di appartenenza in cerca di indipendenza, come una sorta di adolescente ribelle.

"Si tratta di pochi animali, o forse uno solo, che probabilmente nei giorni della sospensione generalizzata delle attività durante il lockdown primaverile, in assenza di disturbo e soprattutto di traffico sulle strade, hanno o ha potuto allontanarsi dalle Prealpi comasche, per esplorare nuove aree – spiega Marco Molgora –. La comparsa del lupo nelle aree collinari e anche di pianura fa parte della naturale dinamica di espansione demografica e spaziale che la specie sta mostrando a livello italiano ed europeo. Tale dinamica spinge i giovani esemplari a ricercare nuovi territori".

Milanesi e brianzoli del fine settimane come del resto tutti i visitatori che quotidianamente ma soprattutto durante i week end affollano i sentieri e i boschi della Valcurone possono comunque stare tranquilli: i lupi solitamente rifuggono le persone ed evitano i contatti ravvicinati e gli attacchi agli esseri umani sono estremamente rari e lo sono ancora di più quelli letali, mai registrati in Italia, almeno nell’ultimo periodo. Bisogna semmai adottare alcune accortezze, prima tra tutti quella di non lasciare liberi cani e animali durante le passeggiate in mezzo al verde, cosa che del resto già non si dovrebbe né potrebbe fare, per evitare che vengano aggrediti oppure che li provochino. Non hanno nulla di cui preoccuparsi nemmeno gli allevatori, perché in caso di attacchi e stragi di bestie sono già previsti celeri indennizzi e risarcimenti.