
Turisti sul Lario L’incremento è stato alimentato anche dalla crescita dell’offerta ricettiva nel capoluogo sia nei Comuni della provincia di Lecco
Sempre più alberghi, ma soprattutto sempre più B&B, agriturismi, case vacanze e appartamenti in affitto per le ferie, e sempre più posti per turisti e villeggianti. Il numero di strutture ricettive in tutta la provincia di Lecco ha superato quota 4mila, con oltre 12mila camere per pernottare e poco meno di 31.600 posti letto complessivi dove dormire: se saturate completamente tutte insieme, fornirebbero alloggio a due volte gli abitanti di Merate, la seconda città per residenti del Lecchese.
Nel 2019, prima del lockdown, le strutture erano 1.200, meno della metà, con un tasso di occupazione medio di appena del 13%. Nel 2023 sono salite a 2.200 e con esse è aumentata anche la percentuale di saturazione al 16. E adesso appunto sono oltre 4mila.
Solo a Lecco città, nel capoluogo, se ne contano 550, con 1.400 stanze e 3.600 posti letto: nel 2019 erano 130, nel 2023 nemmeno 300. Un boom incredibile. E non è finita, poiché solo nella città dei Promessi sposi proprio in questi giorni si dibatte della possibilità di 5 nuovi hotel a quattro stelle, che comporterebbero un incremento fino a un migliaio di posti letto alberghieri, rispetto ai 300 attuali.
Più che alberghi e hotel prolificano però soprattutto le strutture extra-alberghiere. Sulle 4mila strutture per l’accoglienza dei turisti, tremila sono infatti case e appartamenti per vacanze e locazioni turistiche non imprenditoriali. "Un ottimo segnale per tutti – commenta Silvia Maria Gisella Bosio, consigliera provinciale delegata al Turismo –. Significa che c’è chi investe nel nostro territorio e che il nostro territorio è sempre più attrattivo".
E il rischio overtourism? "Le strutture ricettive indicano l’opposto, perché accolgono chi soggiorna e pernotta, non i turisti mordi e fuggi", risponde la consigliera al Turismo. Che sottolinea come turismo e turisti aiutino tutta l’economia provinciale per l’indotto. "E poi c’è l’aspetto culturale che secondo me non è da sottovalutare – aggiunge –. Tanti turisti nella nostra provincia sono stranieri e permettono di far conoscere il nostro territorio nel mondo e insieme consentono a noi di conoscere persone di altri posti e di altre culture, che è sempre positivo".