DANIELE DE SALVO
Cronaca

Amiche travolte e uccise da un furgone, il papà di Giorgia Gagliani: “Nessuno potrà riportarmi mia figlia”

Eddy, il padre della ragazza travolta con la coetanea Milena, distrutto dal dolore: “L’investitore? Non ci penso. Chi l’ha ammazzata può risarcirmi, coprirmi d’oro, essere condannato e poi espulso, ma io voglio solo la mia Giorgia e purtroppo niente e nessuno può riportamela indietro”

Giorgia Cagliani e Milena Melegaro sono state travolte da un furgone sulla provinciale Entrambe frequentavano l’università: Giorgia Scienze politiche in Bicocca, Milena Servizi sociali a Bergamo

Giorgia Cagliani e Milena Melegaro sono state travolte da un furgone sulla provinciale Entrambe frequentavano l’università: Giorgia Scienze politiche in Bicocca, Milena Servizi sociali a Bergamo

Paderno D’Adda (Lecco) – “Non mi interessa di quell’uomo, tanto la mia Giorgia non me la ridà indietro nessuno”. È distrutto dal dolore, quasi annichilito Eddy Cagliani, il papà di Giorgia, la studentessa universitaria di 21 anni di Paderno d’Adda che sabato sera a Brivio, insieme alla sua amica del cuore e coetanea Milena, è stata travolta e uccisa da un 34enne polacco alla guida di un furgone VW Caddy, in Italia di passaggio per recuperare una moto. Era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, cannabinoidi per la precisione, ed è stato arrestato per omicidio stradale plurimo aggravato: è in carcere a Pescarenico.

Papà Eddy: a che servirebbe odiarlo? 

Al papà di Giorgia, però, di lui non interessa nulla, non riesce nemmeno a odiarlo, tanto meno ad augurargli il male: “La mia Giorgia non vorrebbe. E poi a che servirebbe? Lei ormai non c’è più, nessuno me la restituirà. Chi l’ha ammazzata può risarcirmi, coprirmi d’oro, essere condannato e poi espulso, ma io voglio solo la mia Giorgia e purtroppo niente e nessuno può riportamela indietro”.

L’ultimo saluto a mamma e papà: “Ci vediamo domani” 

Giorgia Cagliani, dopo essersi diplomata al liceo scientifico Maria Gaetana Agnesi di Merate, si era iscritta a Scienze politiche in Bicocca a Milano. Giocava a pallavolo, in serie C. Dava una mano in casa con qualche lavoretto per non pesare troppo sui suoi. Sabato sera aveva cenato a casa, poi si era preparata per uscire: i capelli da lisciare, il vestito da scegliere, il trucco... “Ciao, io esco. Non aspettatemi, torno tardi, ci vediamo domani”, aveva salutato mamma, papà e fratello più piccolo.

La tragedia  

A casa invece non è più tornata, proprio come Milena Marangon, la sua amica di sempre, che abitava a poca distanza. Milena era diplomata in Scienze umane a Bergamo e frequentava la facoltà di Servizi sociali. Aveva appena terminato un tirocinio curricolare a Retesalute, la municipalizzata dei servizi sociali del Meratese. Giorgia e Milena erano praticamente sempre insieme, anche sui social. “Nella notte ci hanno citofonato i carabinieri a casa per dirci di andare al pronto soccorso dell’ospedale di Merate”, racconta sempre Eddy. Lui e la moglie, come i genitori di Milena, sono andati e hanno saputo. “Ci hanno detto che sono morte sul colpo, senza accorgersi di nulla e che non hanno sofferto”, prova a consolarsi Eddy.