DANIELE DE SALVO
Cronaca

Massimiliano Ratti e Valentino Alquà, insieme anche nell’ultimo viaggio: funerale unico per gli alpinisti morti in Svizzera

Lecco si prepara a dire addio ai due scialpinisti che domenica 19 maggio sono stati travolti e uccisi da una valanga sul Pigne d’Arolla

Valentino Alquà (a sinistra) e Massimiliano Ratti (a destra), i due scialpinisti travolti e uccisi da una valanga sul Pigne d’Arolla in Svizzera

Valentino Alquà (a sinistra) e Massimiliano Ratti (a destra), i due scialpinisti travolti e uccisi da una valanga sul Pigne d’Arolla in Svizzera

Lecco, 21 maggio 2024 – Insieme, sulla stessa montagna, sono morti, insieme verranno celebrati i funerali di Vale e Maxi. Verranno celebrati venerdì pomeriggio alle 15.30 nella basilica di San Nicolò a Lecco i funerali di Valentino Alquà, 49 anni, e Massimo Ratti, di 36, i due amici scialpinisti lecchesi che domenica mattina hanno perso la vita sul Pigne d’Arolla, montagna di quasi 3.800 metri nel Cantone Vallese. Li ha travolti una valanga che li ha sepolti vivi e trascinati giù per 800 metri. A decidere di condividere l'estremo saluto sono stati i loro familiari, per consentire a tutti coloro che lo desiderano di partecipare alla cerimonia, senza magari dover scegliere a quale andare in caso di commiati in momenti e luoghi diversi.

Vale e Maxi potrebbero tornare a casa domani. Per il rimpatrio dei feretri si attende solo l'autorizzazione da parte dei magistrati della Procura della Repubblica cantonale. Secondo lo scialpinista che era con loro, ma non è stato investito dalla slavina, si è trattata di una fatalità: oltre ad essere esperti, saper valutare il rischio e a aver pianificato l'uscita, procedevano a piccoli tratti apposta per minimizzare il pericolo di eventuali distacchi di neve. Per lo stesso motivo si erano messi in marcia molto presto, prima dell'alba, quando la temperatura è molto bassa. C'era anche una quarta persona, una ragazza, che però non è rimasta coinvolta nell'incidente perché ha seguito un altro percorso.

Domenica sulla parete nord del Breithorn, un 4mila del massiccio del Rosa, sempre nel Vallese, ad una ventina di chilometri di distanza in linea d'aria, è morto anche un alpinista svizzero di 26 anni. È precipitato precipitato per 30 metri. Di nuovo domenica, sotto una valanga, ma nei Grigioni, ha perso la vita pure Alessandro Stucovitz, 38 anni, di Milano, tra i più forti ripidisti estremi.