BRIVIO (Lecco) – Il nuovo Far West della droga. Il confine della frontiera dello spaccio è l’Adda: da una parte la provincia di Bergamo, dall’altra il Meratese, crocevia tra Brianza e hinterland di Lecco. In mezzo Brivio, dove è in atto una guerra senza esclusione di colpi tra pusher per il controllo delle piazze dell’importante snodo dello smercio di sostanze proibite.
Prende sempre più corpo l’ipotesi dello scontro tra spacciatori per l’aggressione a colpi di machete dell’altra mattina all’alba, in centro paese, di fronte al municipio, costato quasi l’uccisione di due marocchini di 34 e 32 anni, che risiedono proprio nella Bergamasca. Il primo, ferito alla femorale e al torace, ha rischiato di morire dissanguato: è stato operato d’urgenza all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco e resta ricoverato in prognosi riservata. Il secondo invece se l’è cavata con lesioni gravi ma non potenzialmente letali. Con loro c’era anche un terzo magrebino che però è riuscito a scappare a quello che si delinea come un vero e proprio agguato.
Ad assalirli sarebbero stati altri quattro, forse cinque connazionali. I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Merate, coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Lecco, che hanno avviato un’inchiesta per tentato omicidio e lesioni gravi, stanno provando ad identificarli, grazie agli accurati rilievi che hanno svolto sulla scena del crimine e anche alle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale installate nella zona.
Quello di sabato mattina è solo l’ultimo di una lunga scia di episodi violenti legati allo spaccio in zona, tra sanguinose risse, aggressioni, spedizioni punitive e accoltellamenti. Sono diversi pure gli arresti e le retate compiute da carabinieri, poliziotti e finanzieri a carico di sospettati e indagati appunto per spaccio e narcotraffico.