
Don Graziano Gianola
"La celebrazione del funerale di un prete, la celebrazione del funerale di don Graziano non è il contesto per riflessioni e insegnamenti. C’è qualche cosa che si spezza, come un vaso prezioso che contiene un profumo di grande valore e nello spezzarsi irreparabile del vaso prezioso, nel diffondersi del profumo in tutta la casa, non c’è posto se non per un grido. Il grido che maledice la morte: perché? Il grido che conferma la fede: eccomi. Il grido che attraversa gli abissi: alleluia". Lo ha detto questa mattina l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, celebrando a Premana le esequie di don Graziano Gianola.
Il sacerdote è morto lunedì pomeriggio dopo essere precipitato in un dirupo mentre stava accompagnando i ragazzi del suo oratorio lungo il "Sentiero delle vipere" sul monte Baldo, in località San Valentino di Brentonico.Recuperato dal Soccorso alpino e trasferito con l’elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento, è deceduto per le gravi ferite riportare in seguito alla caduta. Nato a Premana il 20 settembre 1973, don Graziano era stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004: dopo le prime esperienze nelle parrocchie di Sesto San Giovanni, Buccinasco e Assago, dal 2013 era Vicario a Milano nella parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio (dal 2014 unitasi alla parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo nella Comunità Pastorale “Gesù Buon Pastore”).