
di Marianna Vazzana
Non ce l’ha fatta don Graziano Gianola, sacerdote di 47 anni che ieri mattina è precipitato in un dirupo in montagna, a Brentonico, in Trentino, mentre era con un gruppo di 60 ragazzi dell’oratorio San Luigi di via Varè, zona Bovisa. Le sue condizioni erano disperate. Secondo quanto ricostruito, il prete stava percorrendo il "sentiero delle vipere" a San Valentino di Brentonico, sul versante trentino del monte Baldo, a quota 1.500 metri, non lontano da un rifugio, quando attorno alle 11 è caduto finendo nella scarpata sottostante e facendo un volo di quindici metri. Poi è ruzzolato per un’altra ventina di metri lungo il pendio erboso. Si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso per recuperare l’uomo, privo di sensi. È stato trasportato all’ospedale di Santa Chiara a Trento. "La situazione è brutta", ha detto in lacrime al telefono, nel pomeriggio, la suora che lo accompagnava insieme ad alcuni educatori, mentre uno dei confratelli di don Gianola stava raggiungendo Trento da Milano dopo aver saputo che le condizioni del sacerdote erano critiche. Il gruppo dell’oratorio, con ragazzini dai 9 ai 14 anni, era partito per la vacanza estiva il giorno prima. In programma, otto giorni di relax, camminate, giochi e preghiere. Ma la tragedia ha rovinato tutto.
Don Gianola, originario di Premana, in provincia di Lecco, era da 8 anni punto di riferimento dei giovanissimi della Comunità pastorale Gesù buon pastore che unisce le parrocchie di Santa Maria del buon consiglio e dei Santi Giovanni e Paolo, alla Bovisa. Era stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004 e aveva vissuto le prime esperienze nelle parrocchie di Buccinasco e Assago. Aveva anche insegnato religione in una scuola secondaria dell’istituto comprensivo Giovanni Pascoli. "Mi unisco allo strazio della famiglia, dei suoi cari e della sua comunità pastorale e partecipo alla preghiera di suffragio e di riconoscenza", ha detto l’arcivescovo Mario Delpini appena saputa la notizia. Sulla sua pagina Facebook don Gianola aveva inserito "escursionismo" tra le attività preferite. Amava la montagna, sono tante le foto che lo immortalano mentre cammina sui sentieri in qualsiasi stagione. Era entusiasta di partire per Brentonico, tanto che il suo ultimo post, scritto domenica, è questo: "Una bella Messa stamattina, ma ora è tempo di vacanza in montagna con l’oratorio. Brentonico, stiamo arrivando!". Aveva l’abitudine di pubblicare anche le sue omelie, e non ha dimenticato di postare l’ultima. Ora le sue parole suonano come un messaggio lasciato a chi piange la sua morte: "Gesù parlando ai suoi dice: ‘Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!’. Non ci sarà nulla che potrà separarci dall’amore di Cristo! Potranno capitare tante cose, anche negative, ma ti sarà data sempre la possibilità di scegliere come abitarle. Con rabbia e risentimento o con la pace?". Lo scrivono anche i suoi fedeli: "Parole profetiche, chi avrebbe immaginato quello che è accaduto...". Ieri sera i parrocchiani si sono riuniti davanti alla grotta della madonna in via Ricotti per pregare per lui.