Dervio, rinascita a tempo record dopo l'inondazione

In pochi giorni la situazione è tornata alla normaltà. Nonostante i danni ingenti

Prima e dopo l'alluvione a Dervio

Prima e dopo l'alluvione a Dervio

Dervio (Lecco), 16 giugno 2019 - Dove solo mercoledì mattina scorreva prepotente il Varrone gonfio di fango e di detriti e dove nei giorni scorsi c'erano solo acqua, terra e macerie ovunque lasciate dal ritirarsi dell'ondata di piena a sotterrate strade e riempire rimesse, garage, abitazioni, negozi e fabbriche, oggi sembra quasi che l'alluvione non abbia nemmeno sommerso il paese. Dervio è subito risorta come un'araba fenice ma dall'acqua invece che da fuoco LA PULIZIA A TEMPO DI RECORD - Dervio infatti è stata ripulita a tempo di record, l'emergenza è pressoché cessata e la situazione è ormai tornata quasi completamente alla normalità, tanto che le spiagge e il lungo lago sono di nuovo affollati di residenti, villeggianti e turisti. Per aiutare a superare possibili disagi e i traumi del pericolo scampato è stato attivato anche un servizio di consulenza psicologica gratuita in municipio. I VOLONTARI - Tutti, dai bambini agli anziani, ognuno secondo le proprie possibilità, si sono letteralmente rimboccati le maniche e anche i pantaloni per cancellare i segni dell'inondazione che come uno tsunami si è abbattuta sul centro rivierasco. E poi hanno lavorato 110 volontari della Protezione civile il primo giorno, 75 giovedì, 70 venerdì e 100 sabato, 40 soccorritori della Croce rossa, una quarantina di carabinieri, diverse pattuglie della Polizia e della Guardia di finanza, 25 scout e poi una cinquantina di vigili del fuoco e una ventina di tecnici del Soccorso alpino, i soci del Cai, gli alpini e tanti altri ancora. I DANNI - Si è trattata di una vera e propria impresa: sono stati rimossi 7mila metri cubi di palta e tonnellate e tonnellate di alberi, rami e legna. I danni provocati dal maltempo sono immani, le prime stime superano i 5 milioni e 200mila euro, un milione di euro solo per i privati e altrettanti per gli industriali e 40mila euro solo per le opere di somma urgenza per ripristinare gli argini del torrente. IL SINDACO - “Grazie a tutti i soccoritiori, i volontari, ai cittadini di Dervio, agli impiegati comunali e ai tanti che ci hanno dato e ci stanno dando una mano alla zona del lungo lago è come se non fosse successo mai nulla, nel resto del paese ci arriveremo presto, ma il grosso è ormai compiuto – spiega e ringrazia il neo sindaco Stefano Cassinelli, che mai avrebbe immaginato ad un simile esordio in fascia tricolore -. Stiamo cercando di ottenere il riconoscimento dello stato di emergenza più elevato in modo che anche i privati possano ottenere rimborsi assicurativi. Siamo al lavoro anche oggi, ci manca qualche intervento pesante in alcuni box ma quasi tutto è normale”. LA DIGA DI PAGNONA - Il primo cittadino inoltre annuncia che non intende in alcun modo soprassedere sull'allarme mancato per il rischio di cedimento o di tracimazione della diga di Pagnona: “Deve essere chiarito tutto senza se e senza ma, chi di dovere ci deve spiegare cosa è successo e perché”.

LA PAURA - Ieri sera, sabato, intanto è tornata la paura per un altro temporale nella zona dell'Alto Lario. A tratti ha piovuto anche molto forte, ma l'acquazzone fortunatamente è durato poco. Inoltre la maggior parte dei detriti che ostruivano il torrente Varrone erano già stati rimossi. Per questo non si sono registrati danni nè problemi di alcun tipo.