Alluvione, cinque milioni solo per aiutare Dervio

I paesi della Valsassina ancora in ginocchio

Il torrente Varrone

Il torrente Varrone

Dervio (Lecco), 16 giugno 2019 - I danni provocati dall'inondazione che mercoledì mattina ha sommerso Dervio superano i 5 milioni di euro. Dalle prime stime solo i privati hanno subito complessivamente danni per 1 milione di euro, tanti quanti gli industriali. Le cifre sono però destinate a salire ancora. Sono stati inoltre rimossi da strade, appartamenti, garage, rimesse, negozi e attività produttive oltre 7mila metri quadrati di tera e tonnellate e tonnellate di alberi, rami e altri detriti. Ma i numeri testimoniano pure il gran lavoro che è stato svolto per riportare la situazione alla normalità e soprattutto il grande aiuto e la solidarietà manifestata: 110 volontari della Protezione civile all'opera il primo giorno, 75 giovedì, 70 venerdì e 100 ieri, 40n soccorritori della Croce rossa, una quarantina di carabinieri, diverse pattuglie della Polizia e della Guardia di finanza, 25 scout e poi i vigili del fuoco e i tecnici del Soccorso alpino.

«Grazie a tutti loro, ai cittadini di Dervio, agli impiegati comunali e ai tanti che ci hanno dato e ci stanno dando una mano alla zona del lungo lago è come se non fosse successo mai nulla, nel resto del paese ci arriveremo presto, ma il grosso è ormai compiuti», commenta il sindaco Stefano Cassinelli. Certo, superare la brutta esperienza non è facile, non per tutti almeno, per questo è stato attivato pure un servizio municipale di consulenza e supporto psicologici per elaborare quanto accaduto e lasciarsi eventuali traumi alle spalle. A Premana, dove pure non si è voluto rinunciare alla gara di corsa in montagna Solino in ’20, ed a Primaluna invece la situazione resta critica, ci vorrà più tempo affinché tutti gli sfollati possano rientrare nelle proprie case, le macerie vengano sgomberate e le frane che sembrano cicatrici aperte sui fianchi delle montagna e della vali risanate. Affinché le abitazioni vengano dichiarate agibili devono essere prodotte le dichiarazioni di conformità dell’impianto elettrico, dell’impianto gas e dell’impianto idraulico.