DANIELE DE SALVO
Cronaca

Costa, l'ex cava diventa una vasca anti-piena per salvare Monza e Milano dal Lambro

E' stato siglato un accordo per una vasca di laminazione del Bevera

L'ex cava di Brenno

Costa Masnaga (Lecco), 30 giugno 2017 – Una vasca anti-piena a Costa Masnaga per salvare Monza e Milano dalle inondazioni del Lambro. Grazie ad un accordo tra i rappresentanti del Pirellone, del Parco della valle del Lambro, dell'Amministrazione comunale di Costa e del colosso del cemento Holcim, l'ex miniera ormai dismessa di Brenno diventerà una vasca di laminazione per tenere all'asciutto dalle eventuali esondazioni del Lambro tutti coloro che abitano nei paesi che si affacciano a ridosso del corso d'acqua, Monza e Milano comprese. L'ACCORDO – L'accordo è stato firmato quest'oggi, venerdì, a Costa Masnaga alla presenza dell'assessore regionale a Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana Viviana Beccalossi. “Grazie a un investimento di 6,7 milioni di euro, parte l'iter per realizzare un'opera importantissima per difendere i centri abitati della valle del Lambro – spiega l'assessore regionale -. Con una modalità inedita che ci consente tra l'altro di risparmiare risorse, in quanto per stoccare le acque del torrente Bevera, affluente del Lambro, in caso di piena, si riempiranno gli spazi di un'ex miniera abbandonata". All'incontro ha partecipato ancheil vicepresidente e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala.LA VASCA - La vasca potrà raccogliere fino a 1,4 milioni di metri cubi d'acqua del Bevera, consentendo quindi, in caso di portate eccezionali, di alleggerire quella del Lambro e tutelare tutti i Comuni del bacino, fino ad arrivare a Monza. L'opera consente di completare un articolato progetto per la messa in sicurezza del fiume Lambro che comprende l'adeguamento del Cavo Diotti per la regolazione del Lago di Pusiano e la vasca di laminazione di Inverigo, Nibionno e Veduggio. La progettazione dell'opera verrà ultimata entro l'estate, in autunno si potrà procedere al bando d'appalto per i lavori e a inizio 2018 dovrebbe essere aperto il cantiere. COSTA MASNAGA - Contestualmente si procederà alla sistemazione definitiva dell'ex cava che diventerà anche un parco pubblico, che, unito all’attuale Parco di Brenno, avrà una superficie complessiva di 30 ettari, un vero e proprio giardino urbano. Nell'intesa si prevedono pure compensazioni per opere ambientali ed infrastrutturali dal valore di un milione di euro. I vertici di Holcim inoltre cederanno gratuitamente beni immobili e terreni per un valore di ulteriori 765mila euro, tra cui la Torre di Brenno, la cascina di Brenno con la grande aia, i campi circostanti e lo chalet del Parco, e i 67mila metri quadrati di terreno del Parco di Brenno che attualmente sono concessi solamente in comodato gratuito. Verranno ceduti poi ulteriori 10mila mq di terreno di fronte all’ingresso della pista ciclistica. Da ultimo verranno offerti in uso per 50 anni i 350 mq del capannone molto alto che si trova all’ingresso del Parco dove potrebbe essere allestita una palestra di roccia.Il SINDACO - “Ci sono voluti anni per arrivare a questo risultato ma ora l’opera è definita e soprattutto finanziata – commenta soddisfatta la prima cittadina Sabina Panzeri -. I lavori di messa in sicurezza delle pareti per un importo a carico di Holcim di 1 milione 700mila euro sono in corso e termineranno entro il ottobre. Inizieranno poi i lavori dell’opera idraulica. Siamo contenti di ospitare un impianto che metterà in sicurezza tanti cittadini della Brianza e del Milanese che nel 2002 hanno subìto gravi danni, dando loro serenità. E siamo orgogliosi di mettere a disposizione dei cittadini un parco pubblico attrezzato e di acquisire la proprietà della nostra Torre di Brenno e della cascina di Brenno che sono la testimonianza storica della vocazione agricola di questa porzione di territorio”.

di DANIELE DE SALVO