
La cartina politica delle province di Lecco e di Sondrio potrebbe cambiare. A ridisegnare o meno la geografia amministrativa del...
La cartina politica delle province di Lecco e di Sondrio potrebbe cambiare. A ridisegnare o meno la geografia amministrativa del territorio saranno direttamente i cittadini di Colico tra poco più di un anno, il 6 settembre 2026. È stato indetto, infatti, per domenica 6 settembre 2026 il referendum consultivo sull’eventuale passaggio di Colico dalla provincia di Lecco a quella di Sondrio. "Vuoi che il Comune di Colico avvii il procedimento di legge per passare dalla attuale circoscrizione provinciale di Lecco alla circoscrizione provincia di Sondrio?", dovrebbe essere il quesito attraverso cui gli elettori colichesi decideranno in quale provincia stare, appunto Lecco come ora, oppure Sondrio. I lealisti dovranno barrare la casella del "no", gli scissionisti del "sì".
A fissare il d-day sono stati i componenti della Commissione referendaria, che si sono riuniti ieri mattina alle 9.30: la segretaria comunale Valentina De Amicis, il difensore civico territoriale della Provincia di Lecco Claudia Petta, il comandante della polizia locale Edoardo Di Cesare e la responsabile del Servizio elettorale Antonella Combi.
I commissari hanno prima stabilito la legittimità della proposta referendaria, già deliberata dai consiglieri comunali durante il Consiglio del primo agosto, in base alla nuova normativa regionale che prevede appunto che a scegliere l’eventuale cambio di circoscrizione provinciale siano i cittadini, non gli amministratori locali o i politici; poi hanno scelto la data e indetto ufficialmente il referendum. Ora spetta al sindaco Monica Gilardi (nella foto) convocare i comizi elettorali. Saranno dodici mesi di propaganda: da una parte gli attivisti del comitato “Il bitto sposerà l’agone?“ - il bitto è il formaggio tipico della Valtellina, l’agone è il pesce tipico di lago - che lo scorso febbraio hanno lanciato la proposta secessionista, che sembrava una semplice brezza e invece è diventata un vento di burrasca, tanto da spostare dalla loro parte pure la prima cittadina; dall’altra i promotori del comitato “Colico resta a Lecco“. Stando al numero di firme raccolte dai due schieramenti, al momento i colichesi sembrano che stiano bene dove stanno, cioè in provincia di Lecco.
Daniele De Salvo