
Lecco come Venezia, o come Como, con l‘acqua alta sul lungolago in piazza Maria Cermenati e piazza XX Settembre...
Lecco come Venezia, o come Como, con l‘acqua alta sul lungolago in piazza Maria Cermenati e piazza XX Settembre come in piazza San Marco, o, appunto a Como. I vigili del fuoco hanno fronteggiato una sessantina di interventi in tutta la provincia, ma soprattutto a Lecco, per fronteggiare l‘ondata di maltempo che l‘altro pomeriggio si è abbattuta sul Lario e in particola modo sul capoluogo e sulla zona del lago: un vero e proprio tsunami.
In pochi minuti si sono riversari a terra dai 50 agli 80 millimetri di pioggia, pari dai 50 agli 80 litri per ogni metro quadro di terreno, un terzo di tutta la pioggia caduta a luglio, il 15% di quella di tutto l‘anno. Fortunatamente non si sono registrati feriti e nemmeno danni eccessivi. Preoccupano però alcune anomalie, perché non si sono allagati i soliti punti più critici, tra cui il tunnel dell‘Attraversamento della Statale 36, ma zone nuove, come il lungolago appunto.
Non una novità, in realtà, perché i lecchesi storici e i più maturi si ricordano che fino gli anni ‘70 quando diluviava, vicino al lungolago si dovevano indossare gli stivaloni di gomma, venivano posizionate passerelle sopraelevate e c‘era chi girava in barca. Per gli esperti del meteo quella dell‘altro ieri è stata una situazione imprevedibile, a cui però bisogna abituarsi in fretta, perché succederà sempre pià spesso a causa dei cambiamenti climatici.
Daniele De Salvo