
Monica Gilardi, sindaco di Colico, al confine tra Lecco e Sondrio
Colico, 29 maggio 2025 – A decidere se il bitto sposerà l’agone saranno i cittadini. Con un referendum. Forse. I membri della II Commissione lombarda Affari istituzionali l’altro giorno hanno approvato a scrutinio segreto un emendamento bipartisan presentato dai consiglieri regionali lecchesi Gian Mario Fragomeli del Pd e Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia, che consente agli amministratori comunali di indire una consultazione popolare sul cambio di circoscrizione provinciale.
Che è quello che chiedono appunto i promotori del comitato “Il Bitto sposerà l’agone?” - il bitto è il formaggio tipico d’alpeggio valtellinese, l’agone il pesce caratteristico del lago di Como - che vogliono la secessione di Colico dalla provincia di Lecco per annetterla alla provincia di Sondrio.

Accordo bipartisan
“Adesso questa possibilità è legge regionale e i colichesi potrebbero essere chiamati al voto – spiega Fragomeli –. È una tutela per tutti, perché non spetterà solo ai consiglieri comunali prendere una decisione così importante ma, con lo strumento del referendum, saranno i cittadini che potranno vedere applicato un principio democratico”.
“Siamo consapevoli di quanto Colico sia importante per il nostro territorio – sono invece le parole di Zamperini –, ma la sua appartenenza si dimostra non con slogan, bensì con il coraggio di ascoltare i cittadini. Se davvero vogliamo rafforzare il legame con la provincia di Lecco, dobbiamo permettere di riconoscere il diritto della comunità ad esprimersi”.
Marcia indietro
Peccato che solo la sera prima, a maggioranza, in Consiglio comunale a Colico era stata bocciata la proposta proprio di un referendum presentata dai consiglieri di opposizione. “Non siamo certo contro il referendum, ma le normative e la loro interpretazione non lo consentivano – precisa il sindaco Monica Gilardi –. Ora che è cambiata la normativa regionale e una volta compreso come applicarla, valuteremo come procedere”.
I due schieramenti
Intanto, dopo aver ascoltato le ragioni degli secessionisti da Lecco, questa sera sarà la volta dei laghee lealisti del comitato Colico resta a Lecco. Gli attivisti dei due schieramenti hanno tempo sino alla fine di giugno per fare proseliti e raccogliere firme pro o contro la proposta di Colico in Valtellina, poi i consiglieri comunali trarranno le loro conclusioni e potranno chiedere l’indizione di un eventuale referendum entro fine luglio, referendum che però non si sa a chi spetti poi indire né come.