DANIELE DE SALVO
Cronaca

L'ultimo saluto della mamma a Catfish: ''Sei morto facendo ciò che più amavi''

Le parole della mamma al funerale di Marco Pietro Rossi, il paracadutista di 34 anni di Valgreghentino morto a Cremona

La cerimonia al Rigamonti Ceppi

La cerimonia al Rigamonti Ceppi

Lecco, 6 febbraio 2021 – E' morto facendo quello che più amava fare al mondo Marco Pietro Rossi, il paracadutista di 34 anni di Valgreghentino che sabato scorso è morto schiantandosi al suolo in fase di atterraggio all'aeroporto Migliaro di Cremona. E morto cioè lanciandosi nel cielo, anzi entrando nel cielo, come ripeteva spesso lui.

"Catfish" Marco Pietro Rossi
"Catfish" Marco Pietro Rossi

Lo ha detto mamma Paola per consolare gli amici che nella mattinata di oggi a centinaia hanno partecipato al funerale di Catfish, come si faceva soprannominare lui. “Ciao gioia, ti ho cresciuto come un ragazzo libero, ti ho sempre ripetuto di fare ciò che ti rende felice e così tu hai vissuto e così hai fatto. Sei decollato, sei uscito da quel portellone nel cielo blu e in quel momento stavi facendo quello che più amavi al mondo”, ha ricordato la madre al termine della cerimonia di ultimo saluto celebrata allo stadio comunale di Lecco per poter accogliere tutti i baschi rossi parà come lui che hanno portato il feretro a spalla e le tantissimi persone che hanno partecipato alle esequie.

“Vi invito a tatuare le iniziali del suo nome o del suo soprannome per ricordarlo e per rendere presente ai suoi genitori e a tutti i suoi familiari la persona di Marco”, ha invece esortato suo zio Fra' Guido che ha officiato il rito funebre. In onore del paracadutista sono state raccolte offerte per comperare un defibrillatore per lo Skyteam di Cremona a cui era associato. Marco Catfish era un paracadutista esperto, con all'attivo oltre 3mila lanci, inoltre era un videomaker che filmava anche i voli degli altri appassionati come lui. All'origine dell'incidente rivelatosi fatale ci sarebbe un errore in fase di atterraggio.