"Donizetti nuovi ma troppo piccoli. Su ciascun treno persi 110 posti"

I nuovi treni Donizetti sulla linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano sono troppo piccoli per i pendolari. Con capacità ridotta e disposizione sbagliata, i viaggiatori lamentano disagi e chiedono soluzioni a Trenord.

"Donizetti nuovi ma troppo piccoli. Su ciascun treno persi 110 posti"

"Donizetti nuovi ma troppo piccoli. Su ciascun treno persi 110 posti"

Nuovi, ma troppo piccoli. Lo denunciano i pendolari della Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, secondo i quali i nuovi Donizetti – che da fine marzo calcano i binari della linea regionale utilizzata in settimana da oltre ventimila studenti e lavoratori e durante i weekend da migliaia di turisti e villeggianti – non sono abbastanza capienti. Lo ammettono anche i vertici di Trenord, che gestiscono il servizio di trasporto ferroviario pubblico regionale e che hanno dovuto riesumare dai depositi dei rottami lungo i binari morti i vecchi ma più spaziosi vagoni cosiddetti “a media distanza“.

"Mentre i vecchi convogli in piena composizione avevano una capacità di 634 posti, i nuovi treni ne hanno solo 520, oltre 110 in meno – spiega Giorgio Dahò, rappresentante dei viaggiatori lombardi e portavoce del Comitato pendolari della Lecco-Milano del Comitato pendolari della Valtellina – Una questione già evidenziatasi con la prima serie dei nuovi treni, che ne impediva l’utilizzo sulle corse più affollate, cosa evidentemente ignorata da parte di chi ha deciso di acquistare con soldi pubblici altri venti treni inutilizzabili. A questo va aggiunta la minore fruibilità degli spazi interni, in particolare nei vestiboli, nonché numero e disposizione delle porte sbagliati che costringono a percorrere in fila indiana lunghi corridoi, allungando i tempi di sosta e comunque col rischio di rimanere bloccati a bordo. Insomma, treni inadatti a svolgere un servizio idoneo alle particolarità della nostra linea".

Il ripristino dei vecchi treni però non basta: "A nulla serve se poi questi vengono fatti viaggiare in composizione ridotta, come già si sta verificando, a maggior riprova dello scarso interesse per i clienti quotidiani".

D.D.S.