Bomba nel lago di Como, recuperato ordigno della Prima guerra mondiale

Sono terminate le operazioni di bonifica dal residuato bellico. Gli incursori della Marina lo hanno affidato ai guastatori dell'Esercito

La bonifica del lago dal residuato bellico

La bonifica del lago dal residuato bellico

Abbadia Lariana (Lecco), 13 gennaio 2021 – Il lago di Como ha restituito un pezzo di storia. In mattinata gli incursori della Marina militare hanno terminato l'operazione di bonifica  prelevando l'ordigno inesploso trovato il mese scorso dai sommozzatori dei vigili del fuoco durante un'esercitazione. Una volta dissotterrato dalla sabbia che lo ricopriva si è scoperto essere un pezzo d'artiglieria da mortaio di trincea in dotazione ai soldati francesi. Il residuato bellico da 250 garmmi di tritolo risale alla Prima guerra mondiale. Dopo essere stato prelevato dal fondale a sette metri di profondità davanti alla spiaggia di Pradello ad Abbadia Lariana, è stato traghettato dall'altra parte del lago, sulla sponda occidentale fino al Moregallo di Mandello del Lario, dove è stato affidato ai guastatori del Genio dell'Esercito che lo hanno messo al sicuro in una cava. Gli artificieri lo faranno brillare in sicurezza martedì prossimo, il 18 gennaio. Durante il delicato intervennto è stata istituita una zona off-limits alla navigazione per un raggio di 300 metri attrorno alla bomba. Alle grandi manovre ha assistito personalmente il prefetto Castrese De Rosa, che ha supervisionato tutte le operazioni per assicurarsi che il piano di sicurezza messo a punto venisse rispettato e che che non si verificassero incidenti di sorta. “Il mio ringraziamento a quanti hanno svolto con professionalità e competenza tutte le fasi che abbiamo insieme pianificato in prefettura e a cui ho voluto assistere per testimoniare la mia gratitudine e vicinanza – spiega -. Vigili del fuoco, carabinieri, militari della Guardia di finanza, gli agenti della Polizia locale, i sindaci di Abbadia, Mandello e Valmadrera, i volontari della Protezione civile provinciale, i dirigenti dell'Autorità di Bacino, i soccorritori della Croce rossa, i militari della Marina e del Genio Guastatori di Cremona”.