
Gabriele Orlandi Arrigoni
Ballabio (Lecco), 13 maggio 2020 - Ha patteggiato un anno e 4 mesi, con sospensione della patente per il medesimo periodo Davide Pesce, 43 anni, originario di Treviglio, accusato di omicidio colposo per l’incidente mortale avvenuto il 22 novembre 2018 sulla strada provinciale 62 della Valsassina, all’altezza dell’Alva in territorio di Ballabio. Il Suv condotto dal 43enne bergamasco, che usciva dal parcheggio di un supermercato, urtò la Kawasaki guidata da Gabriele Orlandi Arrigoni, 38enne di Pasturo che perse la vita. La tragedia colpì l’intera Valsassina: Gabriele Orlandi Arrigoni era molto conosciuto nel mondo sportivo, sky runner ed ex vice presidente e atleta del Team Pasturo Asd. Gabriele Orlandi Arrigoni abitava a Pasturo insieme alla moglie Debora Benedetti, che con lui correva in montagna indossando la maglia del Team di Pasturo.
Nello schianto riportò gravi lesioni anche il nipotino, all’epoca 12enne, che era sul sellino posteriore della moto: ricoverato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo ha seguito una lunga riabilitazione in strutture specializzate tra la provincia di Bergamo e di Lecco. Dopo l’udienza preliminare d’inizio marzo, il giudice delle udienze preliminari Salvatore Catalano ha concesso due mesi di tempo per definire il risarcimento delle parti civili, in particolare della vedova di Gabriele Orlandi Arrigoni, assistita dallo studio dell’avvocato Odoardo Spreafico Redaelli e del nipote, assistito dall’avvocato Alessandra Carsana. Nell’udienza di ieri davanti al gup Salvatore Catalano (l’accusa era condotta dal pm Giulia Angeleri) è stata ricostruita la dinamica dell’incidente. Dopo un maxi risarcimento alle parti civili per Pesce, assistito dallo studio legale Alleva, è stata avanzata l’istanza di patteggiamento.