
L'allocco salvato e gli agenti della polizia provinciale di Lecco
Lecco – Un pulcino di allocco, a terra, ai piedi di un albero, probabilmente caduto dal nido. Lo hanno recuperato a Colico gli agenti del Nucleo faunistico della Polizia provinciale di Lecco, chiamati da un passante che lo ha trovato in strada. Ora il pullo è al sicuro al Cras Stella del Nord di Calolziocorte, il Centro di recupero animali selvatici gestito dai volontari e dai veterinari della Leidaa, Lega italiana per la difesa dell’ambiente e degli animali.
A Lecco è stato salvato invece un pulcino di smergo maggiore: un cittadino lo ha rinvenuto nel suo giardino, sempre a terra, temeva fosse stato abbandonato dalla madre, o perduto o pericolo. In realtà stava bene, non era in difficoltà, per questo è stato subito liberato vicino al lago, dove è stato raggiunto da due femmine adulte con cui si è poi allontanato.
E ancora: cuccioli di capriolo, cervo, volpe, riccio. “In questo periodo è frequente trovare pulli o pulcini soli che non volano, ma non devono essere toccati – spiega però Gerolamo Quadrio, comandante della Provinciale di Lecco –. Lo stesso vale in caso di piccoli di capriolo, cervo o altri mammiferi selvatici: è importante non toccarli e allontanarsi per la loro tutela. In caso di dubbi è possibile contattarci, al numero 0341.295254”.
Oltre che un danno irreparabile, spesso mortale, per gli stessi animali che si pensa di salvare, comportarsi altrimenti potrebbe costituire un reato. Il prelievo e la detenzione di nidi, pulli, pulcini, cuccioli e in generale di uccelli e mammiferi selvatici sono pratiche vietate, come è proibito e spesso nocivo dare da mangiare agli animali selvatici, trattandoli come se fossero cani, gatti o altri animali domestici da compagnia. “Occorre poi tenere il proprio cani al guinzaglio, anche durante le passeggiate e le escursioni in montagna o nei campi e dei boschi – avverte il comandante della Polizia provinciale –. La mancata custodia o l’abbandono di cani può comportare il ferimento o l’uccisione dei selvatici”.