
L’ha colpita mente stava dormendo, nel loro letto, nella casa in cui vivevano insieme solo da qualche settimana. Michael Patellaro giovedì sera ha preso dal cassetto della cucina un coltello da una ventina di centimetri di lama, ha raggiunto in camera la sua fidanzata, Erika Dessi, e ha iniziato a sferrarle le prime coltellate sulla schiena, sorprendendola nel sonno. La ragazza si è svegliata, ha cercato di difendersi ma i colpi non cessavano, ovunque. Persino al collo, quelli che l’hanno ridotta in condizioni gravissime mettendo in pericolo la sua vita, e che ancora oggi non si sa quali conseguenze le causeranno.
La lama è arriva molto vicino alla colonna vertebrale della ventunenne, e i medici stanno ancora osservando come Erika reagisce alle cure, senza potersi sbilanciare. Venerdì pomeriggio le sue condizioni sono leggermente migliorate, fino a essere dichiarata fuori pericolo nel giro di qualche ora. Si è svegliata ed è stata in grado di rispondere ad alcune domande degli investigatori della Squadra Mobile, confermando come era avvenuta l’aggressione.
Inaspettatamente, senza una lite o una discussione che potesse far presagire una reazione così violenta da parte di Patellaro. Il venticinquenne ora si trova in carcere al Bassone, accusato di tentato omicidio aggravato dal legame di convivenza che c’era con la vittima, con cui si frequentava da poco più di un anno. Il sostituto procuratore di Como, Antonio Nalesso, lo accusa anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per l’aggressione a uno dei poliziotti che venerdì mattina alle 5, al termine degli atti di arresto, lo stava portando in carcere. Si era rivoltato contro di lui, ferendolo.
Domani mattina, assistito dal suo avvocato Ernesto Tedesco, sarà interrogato dal Gip che dovrà decidere in merito alla convalida dell’arresto e all’adozione di misure cautelari.
Intanto la Squadra Mobile sta proseguendo le indagini per ricostruire ogni dettaglio di quella sera, prima e dopo l’aggressione, ascoltando anche i testimoni. Agli investigatori, quella sera stessa, Patellaro ha detto di essersi cambiato le scarpe e la maglietta sporca di sangue, di essersi fatto una doccia e avviato verso la stazione. Salvo poi decidere di ritornare nella casa di via Nino Bixio 4 e chiamare i soccorsi, arrivati dopo le 22, che avevano trovato Erika in un lago di sangue. Ma quella maglietta al momento non si trova.
Sono invece state raccolte testimonianze che confermano la gelosia di Patellaro nei confronti della compagna: negli ultimi tempi, pare si fosse convinto che lei lo tradisse, addirittura confidandosi in lacrime a una vicina di casa che lo aveva visto seduto sulle scale del condominio.