ARNALDO LIGUORI
Editoriale e Commento
Editoriale

La tredicesima non è più quella di una volta

C’era un tempo, si narra, in cui la tredicesima serviva a comprare regali di Natale e magari a togliersi qualche sfizio. Oggi, nell’epoca dell’inflazione e della crisi energetica, oltre la metà della gratifica servirà per pagare mutui, bollette, rate condominiali, rette scolastiche, premi assicurativi. Secondo i calcoli di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, anche se quest’anno il valore della tredicesima aumenterà per effetto della rivalutazione e dell’assenza di addizionali comunali e regionali, i consumi natalizi caleranno dell’1,1% rispetto all’anno scorso. Poca cosa, si dirà, ma è un segno che ci ricorda – se ce ne fosse bisogno – che l’Italia è l’unico Paese d’Europa dove negli ultimi trent’anni gli stipendi sono calati, invece che aumentare. Solo i ricchi sono sempre più ricchi: negli stessi trent’anni, il 10% più ricco degli italiani è passato dall’avere un quarto del reddito nazionale al possederne più un terzo. E così, questo Natale, una famiglia finirà per pagare una bolletta in più e comprare ai figli un giocattolo in meno.