Editoriale

I barbari della bretella

Centinaia e centinaia di giovani si sono rimboccati le maniche per ripulire la bretella fra la Cerca e la Binasca, in otto anni trasformata in una discarica a cielo aperto. Non solo da automobilisti incivili che lì hanno gettato le solite migliaia di mozziconi di sigarette, raccolti uno a uno fino a riempire un sacco della spazzatura intero. 

Tra questi anche barbari del terzo millennio arrivati appositamente per abbandonare nelle piazzole e nei prati circostanti rifiuti ingombranti tra cui anche un cestello di lavatrice e una scocca di una vecchia Vespa 50, gettati oltre il guard-rail come se nel 2024 non ci fosse altro modo per smaltirli. 

Per consentire ai volontari delle associazioni Puliamo la Terra, Plastic Free, Sentinelle Parco Sud, Sabil (associazione musulmana), Scout Agesci, Legambiente e WWF di ripulire lo scempio città metropolitana ha chiuso al traffico quel tratto di strada a due corsie. Quanto accaduto a Melegnano ci conferma due cose. La prima che i giovani non sono tutti “bamboccioni” o  perdigiorno. La seconda che tra gli adulti sopravvivono ancora esemplari che dell’homo sapiens hanno solo le sembianze.