ENRICO CAMANZI
Editoriale e Commento

Strabismo di Venere e vista lunga

Una storia di cronaca nera in cui gli occhi sono protagonisti assoluti

Peccato che le carcere italiane non siano a frequentazione mista, altrimenti avrebbe potuto sfruttare quel suo piccolo difetto, considerato nei secoli sinonimo di charme e sintomatico mistero, per fare strage di cuori. Conviene – forse – buttarla sul ridere al rapinatore ventenne riconosciuto dalle vittime dell’assalto dallo strabismo di Venere (il disallineamento degli assi oculari) che lo affligge. Vittime alle quali vanno i nostri applausi: pur nella difficoltà oggettiva della situazione, infatti, sono state bravissime a cogliere quell’anomalia. Loro sì che ci hanno visto bene.