Lavoriamo da remoto, facciamo la spesa online, guardiamo film in streaming e ci innamoriamo sulle app. Una vita da “divanati” che adesso si arricchisce di una possibilità in più: andare al pronto soccorso senza mai uscire di casa. C’è un progetto di Regione Lombardia che punta ad avere un sistema per intercettare e gestire con la telemedicina i casi non gravi. Non è un favore che l’assessore Bertolaso fa a noi pigri senza speranza, ma una necessità per ovviare alla carenza di medici. Potrebbe sembrare una pezza messa a un problema che forse necessita di soluzioni più strutturali, ma in realtà non è un’idea così peregrina. Chi ha bisogno troverà comunque un medico in carne e ossa pronto ad aiutarlo, mentre chi non è poi così grave potrà evitarsi lunghe ore di attesa in ospedale, da dove – specie d’inverno – si esce più malati di quando si è entrati.
Editoriale e CommentoE.R. Medici in prima linea... a distanza