Editoriale

Il pesce d'aprile del meteo

Il vero pesce d'aprile lo ha giocato il meteo ai milanesi, costretti a rinunciare alla tradizionale gita fuori porta con immancabile grigliata di Pasquetta. Troppo alto il rischio di trovarsi con il barbecue spento da uno scroscio d'acqua o, all'opposto, con la fiamma "imbizzarrita" per una raffica di vento che - avverte il bollettino - soffierà fino a 90 km/h, rischiando di mandare in fumo costine, braciole e le immancabili salamelle…

E se in tanti hanno già un "piano B" per trascorrere la Pasquetta al chiuso, tra musei e iniziative culturali, chi resta a casa potrà sempre consolarsi scatenando la fantasia con gli scherzi più strampalati e irriverenti, come nella migliore tradizione lombarda. Sono almeno 10 i pesci d'aprile passati alla storia, primo tra tutti quello con cui nel 1961 il quotidiano La Notte annunciò l'imminente approvazione a Milano di una legge che obbligava i proprietari di cavalli ad apporre una targa sui loro animali per renderli identificabili durante la circolazione per le strade.

Di due anni fa, invece, l'annuncio della scoperta di un vasto spazio ipogeo nel centro di Milano, con mummie identiche a quelle rinvenute nei siti dell'antico Egitto. Il tutto debitamente documentato con foto e dovizia di particolari. Considerando che di tempo per scatenare la fantasia ne avranno parecchio i milanesi che rinunciano a gite e grigliate, c'è da aspettarsi un'altra burla memorabile, l'11esima beffa d'aprile. Ma intanto restano loro le prime vittime dello scherzo del meteo.