Metaborgo e metavita

Le nuove frontiere del turismo

L’immagine è abbastanza forte. Un uomo e una donna, sindaco e assessora regionale, su una bella terrazza affacciata sulle montagne con un mascherone hi-tech sugli occhi e delle manopole wireless in mano. Si muovono, si girano, ridono meravigliati. Stanno visitando il metaborgo di Albaredo per San Marco, gioiellino della Valtellina tra i primi a lanciarsi nel turismo nel Metaverso, la creazione ancora piuttosto misteriosa di Mark Zuckerberg, nella quale – spera il padre di Facebook – ci troveremo a vivere (metavivere) nei prossimi anni. L’idea è che camminare per le stradine del paese, passeggiare tra i sentieri nei boschi, provare l’ebrezza di attraversare le creste delle montagne, non basti più: per attirare nuovi turisti la realtà deve essere, appunto, aumentata. Ma a quel punto non è più realtà, obiettano i tromboni nostalgici. Davvero avete voglia di stare a disquisire su cosa è reale e cosa non lo è? Bene, ci sono intere biblioteche con abissi teoretici ancora inesplorati che vi aspettano. Vabbè, dai, c’abbiamo ripensato: passami sti occhialoni 3D, che male possono fare?