MAURO CERRI
Editoriale e Commento
Editoriale

Il curioso caso di Sant’Alessandro

Si dice che gli insetti abbiano un’intelligenza collettiva che diriga i loro movimenti verso un’unica direzione, ignota al singolo esemplare. Lo stesso sapere innato che descrive le evoluzioni degli stormi in volo o il chirurgico andirivieni delle formiche. Chissà se esiste una motivazione “superiore” per il bizzarro e sgradevole concentramento di blatte in piazza Sant’Alessandro a Milano, a due passi dal Duomo. Gli scarafaggi in questione hanno infatti colonizzato solo una porzione della piazza, più precisamente i gradini d’ingresso della chiesa dove di sera improvvisamente appaiono in un brulicante moto che mette in fuga passanti e turisti. Perché proprio lì? Qualcuno ipotizza che il motivo sia nascosto nei sotterranei della chiesa dove in un remotissimo passato i Romani costruirono un carcere per punire i primi cristiani. La maggior parte dei residenti, tuttavia, è dell’avviso che una buona campagna di pulizia e disinfestazione demolirebbe qualsiasi suggestione simbolica. Come dargli torto?