Molto spesso quando gli adulti parlano delle nuove generazioni tendono a inquadrarne prevalentemente difetti e limiti, in una eterna contrapposizione tra ieri e oggi e un continuo richiamo ai “bei tempi passati”. In realtà, come sempre accade, luci e ombre si annidano ovunque. Non c’è una generazione migliore dell’altra, ma ci sono le singole persone. Che a volte sanno fare la differenza.
È il caso del cremasco Matteo Severgnini e della milanese Francesca Bianchessi: i due lombardi (rispettivamente classe 2005 e 2006) saranno insigniti del titolo di Alfiere del Lavoro al Quirinale. Un riconoscimento che punta a premiare l’impegno e la dedizione nello studio e nella vita scolastica. Un esempio, magari alternativo ad altri modelli che troppo spesso rimbalzano sui social e che tendono a fagocitare l’attenzione pubblica, facendo dimenticare tutto il resto.