GIANLUCA BOSIA
Editoriale e Commento

Un’estate salata dal gusto un po’ amaro

Il 2023 è l’anno degli scontrini folli, tra fake e realtà, pubblicati sui social

C’era una volta l’estate. Quella di “Sapore di sale. Sapore di mare. Un gusto un po' amaro…..”. C’era una volta è c’è ancora l’estate salata dal gusto un po’ amaro. Ma invece dell’amore cantato da Gino Paoli ora protagonista è uno scontrino postato su Facebook. Salato e dal gusto decisamente amaro. Ogni estate ha i suoi tormentoni musicali e giornalistici. Questo 2023 è all’insegna degli scontrini folli, tra fake e realtà, con prezzi esorbitanti per banali consumazioni o astruse quanto strambe voci aggiuntive. Dal toast tagliato in due al piattino per dividere una porzione sino al bicchiere d’acqua del rubinetto per accompagnare un espresso.

E poi c’è il sapore di mare quello da qualche centinaia di euro al giorno per un ombrellone e due sdraio. Il tutto amplificato dai social che ci permettono di condividere e denunciare in diretta una fregatura o una salassata.

In alcuni casi è una vergogna che rasenta il furto legalizzato ma in altri è una fake magari divertente e voluta. Come il post con fotografia dello scontrino con tutti i dati della pizzeria Catanzaro: per una Margherita, una Napoli e due birre una spesa da 235. Sdegno ed esecrazione social. Peccato che la pizzeria Catanzaro stia a Marrakech, 235 siano dirham ovvero circa 22 euro. Prezzo onesto: basta andare in Marocco e il sapore di mare avrà un gusto un po’ meno amaro.