LUCA TAVECCHIO
Editoriale e Commento

Il castello dei sogni

Il borgo di Macconago, l’immaginazione che vola e il ritorno alla realtà

Altro che Citylife o Bosco Verticale. Il vero posto dei sogni dove vivere a Milano è lontano, lontanissimo, dal centro storico e anche dai nuovi “centri” amati da influencer e calciatori: il castello di Macconago, il maniero più antico della città, ancora abitato e incredibilmente salvato dalla violenza del tempo che passa e, soprattutto, dalla speculazione edilizia. Si trova in quella zona di nessuno a sud della città, dove via Ripamonti si trasforma di colpo in una (quasi) strada agricola immersa nel verde. Una sorta di portale per un viaggio nel tempo che permette – con un po’ di impegno – di immaginare Milano quando ancora era circondata dai campi. Certo, bisogna evitare con lo sguardo la moderna struttura dello Ieo e il suo maxi parcheggio da una parte, e la grande rimessa per i camper un po’ più a sud. E poi, sì, in effetti bisogna anche non farsi prendere dallo sconforto nel vedere come l’antico borgo di Macconago sia ridotto, coi tetti sfondati, il degrado che sta mangiando quello che resta delle cascine e la chiesa di San Carlo ancora in piedi per miracolo. Fatti questi due sforzi e letta la storia affascinante del castello la fantasia può prendere il volo e portarci lontano. Occhio però a non esagerare, il ritorno alla realtà, può essere davvero traumatico.