Il Comune di Corsico ha deciso che i propri dipendenti possono godere della compagnia del proprio cane all’interno dell’ufficio. Mentre lavorano avranno a fianco il loro amico a quattro zampe “perché - spiega il sindaco Stefano Martino Ventura - abbiamo notato che la presenza dei cuccioli rasserena l’ambiente di lavoro ed è un antidoto contro lo stress”.
Ci sono delle rigorose regole da rispettare: i cani, ad esempio, non devono essere a contatto con il pubblico. Sia chiaro: è una precauzione per loro, i cuccioli, che esposti alla quotidiana vista di certi bipedi in circolazione potrebbero in effetti subire gravi scompensi.
I cani sono ammessi solo se puliti e spazzolati a dovere, provvisti di controlli veterinari e in uffici singoli mentre per quelli multipli serve l’ok di tutti i colleghi. Tra allergici, invidiosi e no-vax incalliti ci si può immaginare quanti siano disposti a sguinzagliare il proprio permesso.
Gli amici a quattro zampe dovranno pure essere iscritti all’apposita Anagrafe. Non è escluso che, visti i tempi, a breve ci sia qualcuno che ne approfitti per buttarla in caciara, accusando la Giunta di insensibilità e discriminazione verso i poveri meticci.
Tutto molto bello anche se mi resta il timore che questa pet-therapy municipale possa dilatare oltre misura le interruzioni sul lavoro e alla ben nota pausa caffè si aggiungesse la “pausa bisognino” per evitare che Rex e Kira la facciano sul tappeto dell’ufficio.