Società Excellence festeggia la crescita del mercato dei fine wines

La cooperativa che raggruppa 19 tra i principali importatori e distributori ha fatto registrare un giro d’affari pari a 311 milioni nel 2022: +17% sull’anno precedente

La serata al Gallia Milano di Società Excellence

La serata al Gallia Milano di Società Excellence

Milano, 16 marzo 2023 – Quasi novemila clienti, oltre 1.800 agenti su tutto il territorio nazionale e un portfolio di circa duemila cantine italiane e internazionali, per un giro d’affari che nel 2022 si è attestato a 311 milioni di euro, +17% sull’anno precedente.

Numeri robusti quelli di Società Excellence, la cooperativa nata nel 2012 che raggruppa 19 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini d’eccellenza. Una crescita, quella del gruppo che tra l’altro ha creato l’evento-brand Champagne Experience, uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati alle bollicine per antonomasia, celebrata al Gallia di Milano, in una sera impreziosita dai vini Château Cheval Blanc e Château d'Yquem, tra le referenze più prestigiose degli importatori. 

“Se già il 2021 era stato archiviato come un anno positivo e di rinascita dopo il periodo pandemico più duro, per Società Excellence il 2022 conferma il ruolo determinante della distribuzione nel commercio e nella valorizzazione dei vini e distillati di pregio – afferma Luca Cuzziol, presidente di Società Excellence –. Nonostante il periodo che stiamo attraversando sia certamente turbolento e ricco di insidie e sfide, la professionalità che ogni giorno mettono in campo i nostri agenti e collaboratori, consente di dare un servizio professionale fondamentale alle realtà che operano nel normal trade: è questa la grande forza della distribuzione, insostituibile per la commercializzazione di vini e distillati premium”.

Un aspetto, quest’ultimo, confermato anche dal ridimensionamento dell’e-commerce nel mondo del vino, che nel 2022 ha registrato un calo del 15% a volume e del 23% a valore, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio Uiv-Ismea. “Ovviamente il canale dell’e-commerce  – ragiona Cuzziol – recita e reciterà un ruolo sempre più importante e questa battuta di arresto dopo l’euforia degli ultimi due anni era prevedibile, in concomitanza con il ritorno alla normalità e dei consumi fuori casa, tuttavia, allo stesso tempo, conferma come gli operatori del mercato horeca e del dettaglio specializzato continuino ad essere il canale privilegiato per la vendita dei fine wines e come, di conseguenza, il ruolo degli agenti del mondo del vino preparati e competenti sia in grado di fare la differenza”.