Sciopero generale domani venerdì 16 dicembre: trasporti, scuola e benzinai. Orari e info

I lavoratori di due dei tre maggiori sindacati italiani, la Cgil e la Uil, protesteranno contro la manovra economica del governo Meloni: tutte le informazioni

Venerdì 16 dicembre è previsto uno sciopero generale indetto dalla Cgil e dalla Uil che coinvolgerà ogni settore, compresi i trasporti pubblici, la scuola e i benzinai. I sindacati protestano contro la legge di bilancio – che definisce ogni tipo di spesa per l’anno prossimo – così per come è stata impostata dal governo di Giorgia Meloni. La manovra, dicono, “è contro il lavoro, sbagliata e da cambiare”.

Lo sciopero è il culmine di una settimana di mobilitazioni regionali che ha già coinvolto Calabria, Sicilia, Umbria, Puglia, Trentino, Valle D'Aosta, Veneto, Marche, Abruzzo e Piemonte. Il 16 dicembre si preparano a scioperare i lavoratori di Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, Basilicata, Molise, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Bolzano.

Sciopero della scuola e dell’università

Per quanto riguarda l’istruzione, in tutta Italia saranno possibili sospensioni delle lezioni scolastiche nella maggior parte delle regioni. La Flc Cgil e la Uil scuola – due delle tre maggiori sigle sindacali – hanno proclamato sciopero generale della scuola, della formazione professionale, dell’università, della ricerca e dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Sciopero del trasporto pubblico

Per quando riguarda i trasporti, la mobilitazione investirà in misura diversa le varie regioni. In particolare, in Lombardia l’Azienza trasporti milanesi (Atm) e Linee Autoguidovie non garantisce il servizio pubblico dalle 18 alle 22. Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio della funicolare Como-Brunate dalle 8:30 alle 12:30.

Nel Lazio, Fit-Cisl e Uil Trasporti prevedono l’astensione dal lavoro dalle 20 alle 24 (in questa fascia sciopererà tutto il personale Atac di Roma, bus, tram e metro), mentre le linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo dalle 8.30 alle 12.30. In Emilia-Romagna il personale di Tper di Bologna e Ferrara (bus e corriere) si asterrà dal lavoro dalle 11.30 alle 15.30.

In Toscana lo sciopero riguarderà tutti i lavoratori del pubblico e del privato. La sospensione del servizio ferroviario sarà dalla 9 alle 17, con fasce garantite sono dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Stop di quattro ore anche al servizio di Autolinee Toscane. Anche in Campania i treni sciopereranno dalle 9 alle 18, mentre rimarrà regolare la circolazione del trasporto passeggeri a lunga percorrenza (Interregionali, Intercity e Alta Velocità).

Lo sciopero in Liguria è esteso a 24 ore, per tutta la giornata del 16 dicembre, nel trasporto pubblico locale e per porti e logistica: i marittimi effettueranno 4 ore di ritardo partenza nave, mentre per i rimorchiatori saranno 12 ore, fatti salvi i servizi essenziali. Treni a rischio dalle ore 9 alle ore 17.

Sciopero dei benzinai

Su tutte le autostrade nazionali, continua lo sciopero di tre giorni indetto dai benzinai, che non faranno rifornimento fino alle 22 del 16 dicembre. I sindacati del settore lamentano “lo stato di assoluto degrado a cui sono state sottoposte le aree di servizio autostradali, sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, sia in termini di standard qualitativi”.

Cosa vogliono i sindacati

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha criticato pesantemente la manovra economica del governo: “La riforma Fornero viene peggiorata, Quota 103 è una presa in giro e si fa cassa sulla rivalutazione delle pensioni, non si riduce la precarietà, non si aumentano i salari e sul fisco invece di aprire una vera riforma e la lotta all'evasione si introduce la flat tax, mentre sul versante sociale si riduce la spesa su scuola e sanità”.

I sindacati, chiedono, tra le cose principali, 1) di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, 2) di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai contratti nazionali collettivi di lavoro (Ccln) un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali, 3) di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo, 4) di tassare gli extraprofitti per avere risorse per un contributo straordinario di solidarietà, 5) di rivalutare le pensioni, 6) di aumentare le risorse per il diritto all'istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia, 7) e di cancellare la Legge Fornero in favore di un’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni.