
Roberto Snaidero, di Federlegnoarredo
Milano, 25 marzo 2016 - Se deve dare una definizione non ha dubbi: «È l’edizione della svolta». Ma preferisce lasciarlo dire ai numeri: «In questi mesi - spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegnoarredo e del Salone del Mobile - abbiamo effettuato un’analisi approfondita dell’intera filiera in Italia. Il fatturato complessivo è volato a quota 40 miliardi e 719 milioni di euro. Con una crescita, nel 2015, pari al 2,6 per cento rispetto all’anno precedente». Numeri importanti, sottolinea Snaidero, soprattutto perché forieri di una ritrovata fiducia di operatori e imprese del settore in vista della 55ª edizione del Salone del Mobile, in programma a Milano dal 12 al 17 aprile. «Gli anni passati - chiarisce - pagavamo lo scotto di quel segno meno legato all’andamento del mercato interno. Stavolta i consumi di arredo, in Italia, registrano il +1 per cento e addirittura il +5,8 all’estero. Era dal 2009 che non succedeva».
Merito del bonus mobili? «In buona parte sì, se è vero che garantisce un miliardo e 600.000 euro di consumi in un anno. Funziona anche a livello psicologico: la detrazione fiscale ha riportato la gente nei negozi».
L’export continua però ad essere la marcia in più. «Oltre dodici miliardi di fatturato arrivano da lì. Noi stiamo investendo sui principali mercati, con risultati positivi. Registriamo una crescita negli Usa (+22,4%), in Cina (+27), in Gran Bretagna (+15), in Medio Oriente (+19) e anche in Iran, nostra nuova frontiera».
La forza del made in Italy? «È data da tre elementi: il design, la qualità e il lifestyle, che è il vero simbolo dell’italianità nel mondo. In Iran il fattore culturale ha un grande peso; in Cina lo stesso».
Per questo il Salone sbarcherà a Shanghai? «Sì, dal 19 al 21 novembre. Ma non sarà una fiera, quanto una rappresentazione dell’italian lifestyle. E sarà un’estensione della XXI Triennale di Milano, che si terrà dal 2 aprile al 12 settembre e che prevederà anche un nostro evento: “Stanze, altre filosofie dell’abitare”. Anche questa una testimonianza del forte legame tra il mobile e la cultura. Elemento vincente in Cina, dove il mercato sarà in crescita fino a tutto il 2020».
Per il Salone di Milano lei parla di «edizione della svolta». «L’anno scorso il 67 per cento delle presenze era garantito dagli stranieri; stavolta la ripresa dei consumi interni riporterà molti italiani. I numeri sono già un successo: oltre 2.400 espositori, il 30 per cento dei quali provenienti dall’estero; 207.000 metri quadrati di superficie occupata e oltre 310.000 visitatori attesi. Sicuramente di più di quelli del 2015».
Come sostenere la ripresa? «Promuovendo sinergie fra le imprese del settore. Noi lo faremo anche con Space & Interiors, l’evento organizzato da Made Expo per il Salone (a Porta Nuova dal 12 al 16 aprile) e dedicato alle finiture di qualità per l’architettura. Ospiteremo 45 aziende selezionate per la loro capacità di proporre soluzioni innovative. Potrebbe diventare un appuntamento fisso».